
IL ROMANISTA (M. BINACHINI) - Una premessa importante: queste brevi note nascono dal dovere di puntualizzare le "inesattezze" apparse su alcuni giornali, in merito alla presunta "catastrofe" abbattutasi sulla Roma. Ho assistito alla partita dal vivo nella serata definita "maledetta". A cominciare dagli altanelanti umori dellin
Ho assistito alla partita dal vivo nella serata definita "maledetta". A cominciare dagli altanelanti umori dellindispettita tifoseria romanista, come sempre animata dallonestà del suo pensiero, dalla limpida partecipazione emotiva del presidente DiBenedetto, da annotazioni tecnche non tutte negative, da dichiarazioni dei protagonisti e , finalmente anche dalla "cappellata" di don Luis. Allo spagnolo va benevolmente rimproverato di aver trascurato laggiornamento sugli ultimi 18 anni della storia giallorossa. Avrebbe saputo cosa significa, per i romanisti, la figura del Capitano, maestro di calcio e di vita. A prescindere dai supposti motivi tecnici o di freschezza atletica, Enrique avrebbe dovuto tener conto del momento psicologico meno adatto per la sostituzione. Tuttavia, nel quadro del grande progetto giallorosso, impariamo a valutare gli inevitabili incidenti di percorso mirando al superiore interesse della squadra che in questo momento si identifica nella guida di Luis Enrique. Se una cocente delusione non viene corredata di onesti giudizi sui motivi che lhanno generata, si rischia di tradire il buonsenso. Gli "illuminati"pareri di gente, la quale usa disinvoltamente la sintesi di frettolose calamità, risolvibili addirittura con le dimissioni di Enrique, hanno dimostrato con quanta fatica hanno tenuto a freno nellanimo la gioa sfrenata di poter sfogare il livore della malafede. Sono recidivi e anche noiosi. Non diamogli troppa importanza, ma riflettiamo insieme ai veri tifosi romanisti. Intorno alla Roma si è creato un madornale equivoco. Dato per scontato che anche a ranghi incompleti si doveva superare il modesto Slovan gli immnancabili idioti hanno parlato della squadra assegnandole già la "loro" fisionomia definitiva facendo finta di ignorare che erano assenti "comparse" come De Rossi , Lamela, Osvaldo, Heinze, Kjaer , Pizarro, Juan, gli "X" che arriveranno. Avete presente la legge fisica dellombra, che al sole precede sempre il passante? Ebbene, allOlimpico, si è vista solo lombra della vera Roma che sta arrivando con tutti i suoi effettivi. Sarà anche quella purtroppo scortata dal "Corriere dei gufi".