
LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Almeno a Roma, la virtù non sta nel mezzo. Proprio dal centro del campo, infatti, nascono i maggiori turbamenti per il tecnico Luis Enrique. Che, oltre a De Rossi
non sta nel mezzo. Proprio dal centro del campo, infatti, nascono i maggiori turbamenti
per il tecnico Luis Enrique. Che, oltre a De Rossi, fatica a trovare uomini cui affidare la propria manovra. «Servono giocatori», il monito. Che, a distanza di 24 ore, ha già scontentato qualcuno. Non ha gradito Pizarro, che ai membri dello staff tecnico ha fatto presente di non trovarsi a suo agio (eufemismo) nella posizione di intermedio. Sabatini farebbe volentieri a meno di lui, che però punta i piedi per restare, chiede spazio, e ha già iniziato a lamentarsi con chi nello spogliatoio lo conosce meglio. Spine cui lo scorso anno aveva
abituato durante lindifferenza di Ranieri. La novità, semmai, sono i malumori di Brighi: Luis Enrique lo ha sperimentato come centrale difensivo, ma Brighi non è il Mascherano del Barça, soffre il ruolo e non solo: «È poco considerato, con lui il tecnico non ha mai parlato», il messaggio dellagente. Voci fuori dal coro, in una Roma innamorata del suo tecnico. Ma che fanno rumore.
Come quella di Barusso: Sabatini vuole cederlo allestero (come laltro scontento Simplicio) per liberare un posto da extracomunitario, lui non ne ha nessuna voglia e attacca: «La Roma non ha le idee chiare», avverte il rappresentante. Anche le alternative chieste dal tecnico latitano: Fernando verso il Chelsea, Lucho non interessa per ingaggio, età, passaporto. Piace invece Casemiro: lagente del regista, numero uno sulla lista del ds, sarà in Italia la prossima settimana, per battere lasta con lInter. «Vale 20 milioni», avverte il Sao Paulo. Società, firmato laccordo Unicredit-DiBenedetto: subito una ricapitalizzazione da 50 milioni, poi altre due per un minimo di 80, ma limpegno è per 100. E il 18 cè il closing.