
IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI/B. DEVECCHI) - Il giorno della conferenza di Stekelenburg cè stato il chiarimento, se di chiarimento si può parlare visto che a David Pizarro è sempre stato tutto chiaro. Fatto sta che da quel giorno è praticamente certo che Pizarro resterà alla Roma.
Fatto sta che da quel giorno è praticamente certo che Pizarro resterà alla Roma.
Era uscita la storia del cartellino gratuito che la società avrebbe concesso al calciatore qualora avesse trovato la possibilità di andare via, possibilmente allestero (liberando così il famoso posto da extracomunitario), continuavano le considerazioni sulla limitata adattabilità del Pek al gioco di Luis Enrique, insomma era il momento di vedere che cera o cosa ci sarebbe potuto o dovuto essere di questa storia fra Pizarro e la Roma. Ci sarà ancora tanto. La società ha spiegato al Pek che la Roma era disposta a venire incontro agli eventuali desideri del calciatore, per rispetto di un professionista esemplare che è sempre stato importante per questa maglia.
La Roma in sostanza a Pizarro ha detto qualcosa del tipo: se tu dovessi ritenere che questo progetto non sia adatto a te, se a questo punto della tua carriera, considerando il cambio di gioco e qualsiasi altra cosa, tu volessi andare via noi non ti metteremmo ostacoli, altrimenti benissimo così. E allora benissimo così. Pizarro è contento di restare. Pizarro ha sempre voluto restare, non ha mai pensato di andarsene prima della scadenza del contratto che è datata 2013.
Poi tornerà a Valparaiso, nella sua terra, nel suo Cile. Roma, però, la considera, quaso allo stesso modo. A Roma si è trovato e si trova benissimo, lui e la sua famiglia. E un ragazzo serio, importante nello spogliatoio, che sposa le cause che abbraccia. Alla Roma è affezionato, lanno scorso cè stato male per i dissapori con Ranieri. Vuole chiudere la sua carriera italiana qui e sogna di farlo vincendo qualcosa di importante.
E contento ed è convinto di restare. Gli hanno fatto particolarmente piacere le frasi pronunciate in conferenza stampa dellaltro ieri da Luis Enrique quando, più o meno indirettamente, è stato fatto il paragone con Iniesta. Quattro-tre-tre o meno, qualsiasi modulo la nuova Roma adotterà, il Pek è convinto di potersi ritagliare un posto importante anche in questa Roma. Daltronde questa città vive di retorica e di slogan, adesso cè quello di "Pizarro che non è adatto al gioco della Roma", il cileno non vede lora di dimostrare il contrario. Intanto, adesso, non vede lora di cominciare ufficialmente unaltra stagione con la Roma. E poi unaltra ancora prima di tornare a casa. La sensazione che lui già ci sta a casa.