
LA STAMPA (G. BUCCHERI) - Il gladiatore di Roma non c'è più. Così, almeno, la pensa Luis Enrique, tecnico spagnolo già sulla graticola ora che la «sua» truppa è fuori dall'Europa League sotto i colpi dello Slovan Bratislava, carneade a certe latitudini. Non c'è più il gladiatore di Roma perchè Totti, per Luis
Il progetto della nuova Roma perde un pezzo importante di stagione perchè all'Europa guardava la cordata Usa come a uno dei possibili obiettivi. «Ho visto dei progressi, la nostra idea di Roma non cambia: ci vuole tempo e pazienza per arrivare ai risultati...», così il futuro presidente Thomas DiBenedetto. Il campo ha dato il suo primo, inesorabile, verdetto: il gol di Perrotta serve solo a rimettere in parità la sfida dopo lo 0 a 1 dell'andata, ma l'illusione dura poco più di un'ora, quando Stepanovsky gela l'Olimpico. «Certo, la sostituzione di Totti ci ha favorito, senza di lui è stata un'altra Roma», così il condottiero slovacco Weiss. La notte romana è amara anche per l'Italia: ai sorteggi per i gironi di Europa League di questa mattina non ci sarà oltre ai giallorossi anche il Palermo, eliminato un mese fa dal Thun.