E anche Lucho disse: «Non sono Harry Potter»

03/08/2011 alle 11:07.

CORSPORT (R. MAIDA) - Luis Enrique era ancora un grande cal­ciatore del Barcellona quando la scrit­trice inglese J.K. Rowling inventò il perso­naggio che le avrebbe cambiato la vita e sarebbe stato citato con frequenza nel mondo del calcio: Harry Potter, il giova­nissimo mago protagonista di una saga co­minciata nel 1997. In undici anni, fino al 2008, i suoi sette libri hanno venduto 480 milioni di copie e sono stati tradotti in 64 lingue. Inoltre, tutti i capitoli della serie sono diventati altrettanti film (...).


LUIS E MOU -Prima di Luis Enrique, il pic­colo mago era stato chiamato in causa da Josè Mourinho. Due volte: all’Inter nel­l’estate 2009, quella che ha preceduto il triplete, a proposito di un mercato insuffi­ciente (non sarà che Luis Enrique ha capi­to che parlare di Harry Potter porta be­ne?). E si è ripetuto in una delle prime in­terviste da allenatore del Real Madrid, do­po il debutto difficile nella Liga: 0-0 a Ma­iorca. «Sono appena arrivato- disse -so­no un allenatore, non Harry Potter. La magia nel calcio non esiste».