Decide Viviani: «Copio De Rossi per piacere di più a Luis Enrique»

04/08/2011 alle 09:41.

GASPORT (A. CATAPANO) - Conciso, diretto, cosa altro dire se non che è stata un’emozione incredibile? Federico Viviani, l’erede designato di Daniele De Rossi, finisce ancora una volta in vetrina



Beata gioventù E con umiltà stanno lavorando anche gli altri baby della Roma. Valerio Verre è una sorpresa quotidiana: anche ieri ha incantato con un paio di magie. «Sono contento— dice—. Anch’io faccio progressi, e spero che Bojan ci faccia vincere qualcosa di importante» . Leandro Greco, giovane cresciuto, fa da chioccia a questi ragazzi: «Abbiamo un’ottima squadra, con giovani di talento e grandi interpreti come e Bojan. Possiamo arrivare lontano» .



Mentre i veterani... Soddisfazione anche nelle parole di Simone Perrotta e Marco Cassetti. Il centrocampista, schierato ancora titolare, racconta: «Restiamo un cantiere aperto, ma stiamo mettendo in pratica le lezioni del mister. Abbiamo di fronte a noi la possibilità di fare una grande stagione. E per me, a 34 anni, questa è una sfida davvero affascinante» . Lo è anche per Marco Cassetti, ormai più un centrale che un terzino: «Mi sono sempre adeguato, e poi Luis Enrique convincerebbe chiunque» .



Mercato Però, a questa squadra un paio di difensori mancano. , che rincorre Kjaer, ieri ha voluto spegnere sul nascere le ipotesi di frizioni con l’allenatore. «Luis Enrique avrà bisogno di tempo per trasferire alla squadra il suo credo calcistico, ma intanto posso assicurare che tra di noi c’è perfetta sintonia, sappiamo bene cosa va fatto per potenziare la squadra» . Il d. s. continua a inseguire Fernando e Casemiro. E se sul portoghese pare piombato il Chelsea, sul talento del San Paolo, ha fatto intendere ieri il suo agente, ci sono anche Inter, Siviglia e Psg. La Roma ha la sua strategia, che passa anche per contatti familiari. Vista la squadra ieri sera, si conferma l’esigenza di mettere mano anche al centrocampo: è il faro e Viviani l’emergente, Perrotta e Greco possono dare il proprio contributo, ma gli altri Luis Enrique non li vede.