REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Pronti, via. La stagione della Roma inizia ufficialmente oggi, con il viaggio per Bratislava dove, domani, incontrerà lo Slovan per l'andata del play off di Europa League. In testa, però, più d'un pensiero: il closing dell'operazione di vendita, in programma domani. Ma anche il mercato, l'idea di un ritorno di Cassano già scartata dai dirigenti, la necessità di implementare un organico ancora non all'altezza delle aspettative dei tifosi. E di Luis Enrique, che ha chiesto altri quattro innesti di qualità.
DEBUTTO - Dimenticare Valencia e, anche, gli acciacchi. La Roma in emergenza a Bratislava, dove domani in serata potrebbe essere raggiunta da DiBenedetto, una volta completato il closing che porterà in mani Usa il 60 per cento delle quote della Roma in mano a Unicredit, si affida al manifesto del nuovo corso: il tiqui-taqua di Luis Enrique. "Siamo un cantiere aperto, ma stiamo cercando di cambiare una mentalità di gioco e un'idea di gioco proposta fino ad ora in Italia per una nuova che ci affascina. E contiamo di riuscirci", promette Cassetti. Che applaude l'arrivo di Stekelenburg ("È un grande portiere e lo ha dimostrato nell'Ajax"), ma non cede alla tentazione dei consigli per gli acquisti: "Lascio la parola alla società, dico solo che siamo una squadra competitiva". Dovrà dimostrarlo già domani: senza De Rossi (squalificato), gli infortunati Pizarro e Greco, con Perrotta ancora in forte dubbio nonostante la convocazione, a tenere in apprensione il tecnico è anche Totti: l'indurimento al flessore, però, non spaventa il capitano, che oggi non forzerà nella rifinitura per esserci domani vicino a Bojan, ancora a caccia del primo gol romanista, e Borriello. Per cui le strade del mercato sono ancora in fase di costruzione.
BORRIELLO-MILAN: NON SOLO UN'IDEA - All'operazione l'agente del giocatore sta lavorando da tempo. Subito dopo che, da Parigi, i segnali di Leonardo si sono fatti meno intensi. Un ritorno di Borriello al Milan farebbe felici davvero tutti: Allegri, che con lo stop di Ibra per il guaio alla caviglia ha sempre più bisogno di un grande centravanti che possa sostituirlo. La Roma, che farebbe posto a un nuovo acquisto (Nilmar, che anche giocasse in Champions con il Villarreal potrebbe poi disputare l'Europa League) più utile a Luis Enrique. Al giocatore, che a Roma non si è mai sentito a casa e che gradirebbe non poco tornare nella "sua" città. Unico problema: il prezzo. La Roma, che solo due mesi fa ha riscattato il giocatore per 10 milioni, vorrebbe rientrare della cifra e guadagnarci qualcosa. Il club di Galliani, al contrario, non è disposto a tirar fuori un solo euro. Anche per questo in ambienti milanesi, si era diffusa la voce di uno scambio con Cassano - che le sue pressioni per tornare le ha esercitate davvero - ma su cui ha frenato subito la Roma. Soluzioni? Lo sconto del debito (tutti i 10 milioni, che la Roma inizierà a pagare nel corso della stagione), in cambio del cartellino del giocatore. Ipotesi difficilissima da percorrere in questo momento. Le esigenze delle ultime ore di mercato, proprio come un anno fa, potrebbero ungere una situazione che farebbe tutti felici.