
CORSPORT (G. D'UBALDO) - E stato un brutto colpo. Che deve ancora metababolizzare. Marco Borriello per dieci giorni dovrà ripensare al suo futuro, quando si era convinto che non fosse in dubbio la sua conferma alla Roma. Ma in dieci giorni non è facile cambiare squadra nella sua posizione.
SITUAZIONE -Il procuratore di Borriello, Cavalleri, ha fatto il punto sullattaccante, con qualche riferimento critico alla Roma: «Marco è sorpreso dalla scelta della Roma e finché rimarrà in giallorosso continuerà ad allenarsi in testa al gruppo. Non capiamo la notizia diffusa sabato, anche perché il calciatore è stato riscattato pochi mesi fa», ha detto a Sky. Neanche il procuratore riesce a pensare a una soluzione per Borriello: «Il Milan è una squadra che gli è rimasta nel cuore come pure il Genoa. Tuttavia devo ancora parlare con Marco e capire cosa pensa. Lunica cosa certa al momento è che lasciare Roma non era nei suoi piani». Il Milan non ha i soldi per riacquistare Borriello. E il Genoa non può permettersi lingaggio del giocatore, che è di quasi 4 milioni con i premi. Cavalleri ha aggiunto: «Vedrò di approfondire nei prossimi giorni con Sabatini questo discorso. Il calciatore è stato acquisito il 26 giugno a titolo definitivo e non credo ci siano voluti due mesi di tempo per capire se fosse un centravanti o unala destra. Se le motivazioni sono di ordine tattico ne discuteremo con la società per capire cosa hanno intenzione di fare. Offerte concrete? Molti rumors sicuramente, anche perché sino a qualche giorno fa con Sabatini lidea di cedere Borriello non era emersa. Il fatto che sia stato impiegato in Europa League preclude il passaggio a molte società che partecipano alle competizioni europee. Non si è capito molto questa cosa, perché se la volontà era quella di metterlo sul mercato, era sufficiente non impiegarlo. Questo attesta che non cè molta sinergia tra dirigenza e allenatore».
INTEGRAZIONE PERFETTA -
Lagente esclude problemi dellattaccante nello spogliatoio. «Non è successo assolutamente. Marco in questo periodo va daccordo con tutti, da Totti, a De Rossi, a Perrotta. Non cè problema di alcun genere. Secondo me la scelta di averlo fatto giocare a Bratislava lo limita molto. Questa decisione doveva essere presa un mese fa. Lanno scorso per venire alla Roma ha detto di no alla Juventus e al Manchester City con dispiacere, proprio perché era stato individuato come il nuovo centravanti della Roma per il futuro. Lo attesta il fatto che gli vennero fatti un anno più quattro di contratto. I rumors girati intorno allo scambio con Cassano non erano campati in aria. Sicuramente non si è andati avanti. Ma i rumors li ho percepiti anchio».