
CORSPORT (A. FANI') - Sarà stata luna meno dieci, notte tra venerdì e sabato, la Roma aveva appena sbattuto il grugno contro un Valencia lanciatissimo nellultima amichevole prima del debutto ufficiale stagionale, giovedì in Europa League con lo Slovan Bratislava.
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VEDRETE, VEDRETE -Questioni di radicato campanilismo iberico al cui confronto le nostre rivalità dastrapaesesembrano ameni scambi dopinione. «Io sono catalano, con i valenciani cè un pessimo rapporto, ecco perché ce lhanno con me...» ha poi spiegato Bojan mentre il minibus e le parole di conforto dei cronisti lo scortavano verso lalbergo dove avrebbe trascorso quel che restava della notte valenciana prima di puntare verso Barcellona, casa sua, per salutare la famiglia approfittando del giorno libero concesso ai giallorossi da Luis Enrique (appuntamento oggi pomeriggio a Trigoria per la ripresa degli allenamenti). Il ragazzinosi è guardato attorno mentre le dita continuavano a scrivere su due telefoni in contemporanea - miseria, con le mani è più veloce che con i piedi... poi la testa ancora umida di doccia si è poggiata per qualche minuto, e il ragazzino di Linyola ha mandato al diavolo i restrittivi regolamenti calcistici in tema di comunicazione con i giornalisti. «Abbiamo perso 3 0? Ragazzi ci vuole pazienza» raccontava Bojan saltellando dallo spagnolo allitaliano, «stiamo cambiando filosofia di gioco. Questa squadra fino allaltro ieri giocava in modo completamente diverso, il tiqui taca non si assimila dalla sera alla mattina. Serve tempo. Con pazienza arriveremo lontano, la squadra è forte».(...)
«Il Valencia è una big europea e finora aveva già affrontato altre grandi in amichevole, come il Liverpool. Per noi invece era il primo test di una certa consistenza. In campo dialoghiamo tutti, lobiettivo è la trama di passaggi, ma serve tempo. E poi mancava De Rossi...». Alla fine, un 3-0 che visto da fuori lascia pochi appelli, da dentro si legge in maniera differente: «Ok, abbiamo perso 3-0 a Valencia. Però. Abbiamo iniziato alla grande prima di regalare il primo gol; ma ci siamo rimessi a giocare bene, toc, toc, toc, passaggi e trame. Il 2-0 è un altro regalo nostro, ma nel secondo tempo ho colpito la traversa: vi dico una cosa, se la butto dentro cambia la partita, non so come finisce poi... Maledetta traversa, ma non vi preoccupate: i gol me li tengo per la liga» . Per il campionato. Lo ha detto in spagnolo. Ma il messaggio non era per i valenciani...