Bojan, rientro col brivido

14/08/2011 alle 10:41.

CORSPORT (A. FANI') - Sarà stata l’una meno die­ci, notte tra venerdì e sabato, la Roma aveva appena sbattuto il grugno contro un Valen­cia lanciatissimo nell’ul­tima amichevole prima del debutto ufficiale sta­gionale, giovedì in Euro­pa League con lo Slovan Bratislava.



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VEDRETE, VEDRETE
-Questioni di radicato campanilismo iberico al cui confronto le nostre rivalità dastra­paesesembrano ameni scambi d’opinione. «Io sono catalano, con i va­lenciani c’è un pessimo rapporto, ecco perché ce l’hanno con me...» ha poi spiegato Bojan mentre il minibus e le parole di conforto dei cronisti lo scortavano verso l’albergo dove avrebbe trascorso quel che restava della notte valenciana prima di puntare verso Bar­cellona, casa sua, per salutare la fami­glia approfittando del giorno libero con­cesso ai giallorossi da Luis Enrique (ap­puntamento oggi pomeriggio a Trigoria per la ripresa degli allenamenti). Il ra­gazzinosi è guardato attorno mentre le dita continuavano a scrivere su due te­lefoni in contemporanea - miseria, con le mani è più veloce che con i piedi... ­poi la testa ancora umida di doccia si è poggiata per qualche mi­nuto, e il ragazzino di Li­nyola ha mandato al dia­volo i restrittivi regola­menti calcistici in tema di comunicazione con i gior­nalisti. «Abbiamo perso 3­ 0? Ragazzi ci vuole pa­zienza» raccontava Bojan saltellando dallo spagnolo all’italiano, «stiamo cambiando filosofia di gioco. Questa squadra fino all’altro ie­ri giocava in modo completamente di­verso, il “tiqui taca” non si assimila dal­la sera alla mattina. Serve tempo. Con pazienza arriveremo lontano, la squa­dra è forte».(...)



«Il Valencia è una big europea e finora aveva già affrontato altre grandi in amichevole, come il Liverpool. Per noi invece era il primo test di una certa consistenza. In campo dialoghiamo tut­ti, l’obiettivo è la trama di passaggi, ma serve tempo. E poi mancava ...». Alla fine, un 3-0 che visto da fuori lascia pochi appelli, da dentro si legge in maniera differente: «Ok, abbia­mo perso 3-0 a Valencia. Però. Abbiamo iniziato alla grande prima di regalare il primo gol; ma ci siamo rimessi a gioca­re bene, toc, toc, toc, passaggi e trame. Il 2-0 è un altro regalo nostro, ma nel se­condo tempo ho colpito la traversa: vi dico una cosa, se la butto dentro cambia la partita, non so come finisce poi... Ma­ledetta traversa, ma non vi preoccupate: i gol me li tengo per “ la liga”» . Per il campionato. Lo ha detto in spagnolo. Ma il messaggio non era per i valenciani...