
GASPORT (M. ERRICO) - «Vai Andrea». Un lungo applauso si alza dalla tribunetta di Calimera, in un pomeriggio torrido, per salutare il ritorno a Lecce di Bertolacci.
Ma ha qualche rimpianto?
«No, sono convinto della mia scelta. In ritiro con la Roma ho vissuto unesperienza importante. Luis Enrique è bravo, credo che anche Totti gli darà tempo. Il d.s. Sabatini mi ha dimostrato fiducia, garantendomi che avrei trovato il mio spazio. Ma era unincognita, a Lecce avrò maggiori opportunità».
Ha preferito il Lecce ad altre squadre. Per quale motivo?
«Io qui mi sono trovato benissimo, con la società, i compagni, i tifosi.Non ho avuto alcun dubbio a scegliere ancora il Lecce».
È cambiato però lallenatore. Ha già conosciuto Di Francesco?
«Sì, ci ho parlato e mi ha fatto unottima impressione, è stato un altro buon motivo che mi ha spinto a tornare a Lecce. Anche sul piano tattico non dovrebbe cambiare molto».
Cosa pensa di questo nuovo gruppo?
«Mi sembra una buona squadra, più competitiva anche rispetto a quella dello scorso anno».
Come si spiega la sconfitta con il Crotone in Coppa?
«Sono rimasto sorpreso.Ma sono cose che succedono. Meglio voltare pagina e pensare allInter».
Ma se la sentirebbe di scendere subito in campo?
«Sì, sono a disposizione. Mi alleno regolarmente da metà luglio, a parte qualche acciacco. Ho anche giocato in nazionale, con lUnder 21».
Anche perché ha un conto in sospeso con Julio Cesar
«Già, lo scorso anno il portiere dellInter mi negò la gioia di un gol che sembrava fatto, con un grande intervento. Se ci ripenso provo ancora tanta rabbia».
Che idea si è fatto sulle concorrenti per la salvezza?
«Il Cesena si è mosso bene sul mercato, lAtalanta ha grandi nomi. Ma noi abbiamo dimostrato che non si può dare nulla per scontato».
Sul piano personale, quali sono gli obiettivi per la stagione?
«Spero di giocare più partite dello scorso anno, quando ho messo insieme 9 presenze. E poi voglio confermarmi nellUnder 21, che rappresenta un valore aggiunto».