IL ROMANISTA (E. MASETTI / G. DELL'ARTRI) - La Roma fa sul serio. La Roma vuole davvero tenere Mirko Vucinic. E lo farà, a meno che sul tavolo di Walter Sabatini non arrivino offerte clamorose. Cioè da 18 milioni in su. Non è di questo tenore quella che intende fare il Tottenham: la società inglese vuole infatti proporre alla Roma 13 milioni subito più 2 legati al rendimento. «Non ci pensiamo proprio», è la risposta che filtra da Trigoria. Se Vucinic andrà via sarà solo perché qualcuno deciderà di fare una follia.
«Quando affrontavo la Roma da avversario - ha spiegato il ds - la prima cosa che guardavo era se Vucinic giocasse o meno, se non cera lui era un vantaggio». E proprio quel vantaggio che Sabatini non vorrebbe dare agli avversari della Roma. Se però Mirko dovesse mostrarsi irremovibile, la Roma cercherà di assecondarlo, fermo restando che dovranno essere le società interessate a farsi avanti e a fare lofferta giusta. Oltre al Tottenham, che domani dovrebbe avere un nuovo contatto con Lucci, ci sono anche Inter e Juventus pronte a muoversi. Gasperini, oltre a Palacio, ha chiesto a Moratti di regalargli il numero 9 della Roma. La disponibilità economica dei nerazzurri è fuori discussione, anche se da Milano cè chi dice che nella trattativa potrebbero essere inseriti alcuni giocatori. Pandev, che ha rifiutato il Genoa perché ambisce ad un club di primo livello, oppure Thiago Motta, che è stato compagno di Luis Enrique nel Barcellona (e insieme furono sconfitti 3-0 dalla Roma allOlimpico il 26 febbraio 2002). Difficile che Sabatini possa accettare, anche se il macedone gli piace molto. Meglio 20 milioni in contanti, da reinvestire sul mercato per arrivare al grande colpo. Lo stesso discorso vale per la Juventus: le possibili contropartite che i bianconeri vorrebbero inserire, Quagliarella o Iaquinta, non convincono la Roma e sembra difficile che Marotta, pronto a spendere 35 milioni (se va bene) per Aguero ne spenda altri 20 per un altro attaccante. Ecco perché Sabatini sta alla finestra. Senza fretta. In attesa degli eventi. In attesa, soprattutto, che magari Vucinic possa cambiare idea. Possa tornare a sentirsi parte di un progetto in cui lui e la sua classe starebbero benissimo. «Sarebbe molto bellissimo», per dirla con le sue parole dopo Roma-Atalanta. Non era neanche un anno e mezzo fa, ma sembra passata una vita.