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Vucinic, Mr. Tom vuole che resti

18/07/2011 alle 11:11.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - È sereno. Scherza spesso, specie con De Rossi. Forse, Vucinic non è mai stato così tranquillo come in questi primi giorni di ritiro a Brunico. In società, invece, lo sono un po’ meno. Temono che qualche fischio isolatissimo possa condizionarne il rendimento, portando così il resto del mondo, in particolare la Juve, a pensare che la Roma non voglia più Mirko. È l’esatto contrario. DiBenedetto è ripartito ieri per Boston. Ma prima ha parlato di strategie di mercato. E su Vucinic è stato perentorio: lo vuole tenere. Punto. Se però la cessione diventasse indispensabile, eventuali pressioni indebite da parte di pochi contestatori non aiuterebbero la Roma a venderlo al giusto prezzo. Premssa.

Il leader della cordata americana non vuole cedere uno dei suoi giocatori preferiti. Ma se Mirko non cambiasse idea, è evidente che la Roma sarebbe costretta a piazzarlo altrove. A che prezzo? Non meno di 20 milioni, si è detto. Ok. Ma se l’immagine che venisse trasmessa al mondo fosse quella di un Vucinic indispettito da un paio di urletti in allenamento, sarebbe più difficile dettare le condizioni della trattativa. E non solo con la . Con chiunque. Il tema potrebbe essere riaffrontato da DiBenedetto al suo ritorno a Roma, che al momento è previsto per il 27 luglio. Mister Tom verrà per il closing. Per mettere le firme sui contratti definitivi e quindi pure la parola fine alla trattativa con Unicredit. Nei prossimi giorni verrà intanto Linda, sua moglie. La signora è attesa a Reggio Emilia. Suo figlio Thomas è un ottimo interbase della squadra locale di baseball, la Palfinger. Il papà è andato a trovarlo due giorni fa. Ha assistito alla partita contro Parma, ha parlato con il figlio e con la dirigenza di Reggio (ma solo di baseball, non della Roma). Poi ha proseguito per Milano, dove nella mattinata di ieri si è imbarcato per Boston. Tornerà presto. Tornerà per prendersi la Roma. Anzi, non per prenderla: per guidarla. Perché la Roma non è di nessuno. La Roma è dei romanisti. Pure di Vucinic, se Mirko lo vorrà.