
IL ROMANISTA (V. META) - Ieri ha sposato la sua Dalila, oggi è volato a Milano per firmare il contratto che darà ufficialmente inizio alla sua esperienza sulla panchina dellInter, domani partirà per la luna di miele. Per Andrea Stramaccioni le giornate di questinizio di luglio sono di quelle che ti cambiano la vita. Ha detto addio alla Roma senza smettere di amarla
Stramaccioni lascia la società di cui è grande tifoso da sempre («quando giocavo nella Primavera del Bologna, facevo avanti e indietro tutti i fine settimana perché ero abbonato in Curva Sud», raccontò qualche tempo fa) perché non vi scorgeva quelle prospettive di crescita che pure gli erano state promesse: «Rispetto le scelte della nuova proprietà e dirigenza giallorossa, ma nella loro programmazione di settore giovanile, a oggi, non cè un progetto di crescita e prospettiva per me.Con la Roma avevo un contratto in essere con scadenza 30 giugno 2015, rescindibile esclusivamente fra la fine della prima e linizio della seconda stagione, avvalendosi di una clausola esercitabile solo entro la fine di giugno 2011. Lapplicabilità di detta clausola diveniva esecutiva solo qualora la Roma non mi avesse prospettato un pe corso di crescita professionale futura». Ossia la Primavera. «Fino allultimo giorno ho aspettato e sperato in una chiamata o in un contatto con la nuova dirigenza e di poter così continuare a crescere nella mia città e nella società di cui sono tifoso. Ma così purtroppo non è stato». La nuova vita di Stramaccioni è cominciata ieri nel castello di Bracciano, suggestiva sede scelta per il matrimonio. Sarà lamore ad accompagnarlo oggi a Milano, anche quello per la Roma - perché nessuno potrà toglierglielo.