IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Le parole si sono quasi trasformate in fatti. Da ieri pomeriggio Mirko Vucinic è praticamente della Juve. Manca ancora qualcosina (firma e piccolissimi dettagli), ma per tutto il resto c'è già l'accordo.
Manca ancora qualcosina (firma e piccolissimi dettagli), ma per tutto il resto c'è già l'accordo. Alla Roma arriverà una cifra tra i 15 e i 16 milioni più bonus, al montenegrino un quadriennale (con premi) da 3,5 a stagione e alla Juve il «top player» da regalare a Conte. Il più, insomma, è stato fatto ieri in un incontro di più di 5 ore a Torino tra Sabatini, il procuratore Lucci e i dirigenti juventini Marotta e Paratici. Oggi, o comunque domani, dovrebbero arrivare i titoli di coda ufficiali. Non è escluso, infatti, che Vucinic possa essere a Vinovo già lunedi. Uno scenario che l'ordine di scuderia romanista di non far allenare ieri il montenegrino a Trigoria, come successo con Menez a Riscone, sembra confermare.
Adesso Sabatini, segnalato sempre molto attivo sul mercato sudamericano, cercherà un altro attaccante. Il nome che potrebbe ritornare buono, usando una parte del malloppo che sarà incassato per Vucinic, è Abel Hernandez del Palermo. Il ds continuerà comunque a monitorare la situazione di Nilmar, nonostante le parole del presidente del Villarreal Roig («Noi non vendiamo a meno che uno non paghi la clausola rescissoria»). Oggi Stekelenburg, atterrato a Fiumicino ieri sera, dovrebbe fare le visite mediche, firmare il contratto ed essere una volta per tutte il nuovo portiere giallorosso. Roma e Ajax sono giunte a un accordo su come sbloccare la situazione: alle continue richieste da Amsterdam di tre fideiussioni i dirigenti romanisti hanno risposto proponendo, e ottenendo anche un piccolo sconto, il pagamento in contanti di 6,3 milioni.
Il River Plate sta iniziando a bussare per il pagamento della prima rata di Lamela, scaduta il 15 luglio. Da Trigoria rispondono che è tutto sotto controllo.