CORSERA (G. PIACENTINI) - Primo giorno di scuola per la nuova Roma americana. Cinquantadue giorni dopo lultima giornata di campionato, era il 22 maggio, la formazione giallorossa si ritrova. In quasi due mesi però il passaggio (storico) dalla vecchia alla nuova gestione non si è del tutto completato e in attesa del closing definitivo della trattativa che ci sarà entro la fine del mese cè un presidente ad interim, lavvocato Roberto Cappelli, che lascerà il posto a Thomas Di-Benedetto. Limprenditore americano è atterrato ieri sera con un volo proveniente da Boston e domani parlerà in conferenza stampa. Ci sono dei nuovi dirigenti, Sabatini è già operativo da qualche tempo mentre la. d. Fenucci (che venerdì a Trigoria presenterà la campagna abbonamenti) è attivo solo da pochi giorni
Quelli del tecnico asturiano e del suo staff, però, rischiano di essere gli unici volti nuovi della comitiva che venerdì partirà per il ritiro di Riscone perché, probabilmente, nessuno dei nuovi acquisti si aggregherà subito alla squadra: Lamela e Nego saranno impegnati per tutto agosto nel Mondiale Under 20, Bojan e José Angel Valdés (Josè Angel ha firmato ieri per 4 anni) sono ancora in vacanza dopo lEuropeo vinto con lUnder 21 spagnola. E così dopo aver salutato Doni, Riise e Mexes (oltre a Castellini, Loria e Burdisso jr) si ripartirà dai «vecchi» Totti (al suo ventesimo ritiro), De Rossi (che non ha ancora rinnovato il suo contratto e che piace sempre di più in Inghilterra, con il City di Mancini che sta provando a convincerlo a suon di milioni), ma anche Cicinho, convocato a sorpresa (a casa invece Simplicio e Okaka), e da una nidiata di giovani di belle speranze (Crescenzi, Bertolacci, Verre, Viviani, Antei, Caprari), ultimi frutti di un settore giovanile dal quale Luis Enrique (è questo il progetto) nel futuro dovrà attingere a piene mani.
La Roma che si radunerà oggi è per forza di cose incompleta, ma la «missione» è di completarla entro la fine del mercato con un portiere (Kameni grande favorito), un difensore centrale (Silvestre del Catania) e un centrocampista. Il sogno resta Pastore, che proprio nel giorno in cui il Milan si è tirato indietro e Zamparini ha cominciato ad abbassare le pretese passando da 50 a 45 milioni di euro per il suo cartellino, continua a inviare segnali: «Con Sabatini ho un grande rapporto e voglio restare in Italia» . Chissà che non possa essere accontentato.