
IL ROMANISTA (F. CASSINI) - La prima cosa a richiamare lattenzione di Giacomo Losi è quella che lui stesso definisce una coincidenza del destino: «Allultima giornata affronteremo il Cesena, primo avversario nello scorso campionato
A preoccupare Losi non sono tanto gli scontri di vertice, quanto quelli con le squadre medio-piccole: «Negli ultimi anni è successo che la Roma abbia accusato degli evidenti cali di concentrazione quando è andata ad affrontare le piccole e magari ha lasciato per strada punti che a fine campionato si sono rivelati decisivi. Anche per questo motivo, dico che sarà determinante partire con il piede giusto: soprattutto allinizio, quando le gambe non sono al massimo, è la testa a fare la differenza e io spero di vedere una Roma subito concentrata e determinate, subito in campo con la mentalità giusta, con la convinzione di potersela andare a giocare con tutti». Lesordio al DallAra non sembra proibitivo, ma Losi avverte: «Il Bologna non ci ha mai regalato niente. Squadre come questa quando si trovano di fronte la Roma sono sa sempre capaci di tirare fuori la partita della vita. Succedeva anche quando giocavo io: dire di aver battuto la Roma era sempre considerata una gran cosa, già allora ce lavevano tutti con noi. Chissa perché, poi....».
Superato lostacolo derby, ad attendere la Roma ci sono le sfide contro Palermo, Milan e Genoa («toste»), mentre prima della sosta natalizia arriverà il trittico da incubo FiorentinaJuventus-Napoli: «Difficilissimo, anche perché a ridosso delle feste e vicino agli impegni di Europa League e Coppa Italia, che inevitabilmente porteranno via energie. Ripeto, bisogna partire bene. La Roma è una squadra giovane e le servirà un po di tempo per carburare, ma confido nella mentalità che un allenatore come Luis Enrique saprà trasmettere ai giocatori».