
IL TEMPO (M. DE SANTIS) - Cartoline da Innsbruck. Baci e abbracci da Menez, tre schiaffoni dal Psg e il contentino di uno striminzito 1-0 al Wacker. Per la Roma cè ancora parecchio da lavorare. Con De Rossi (affaticamento al quadricipite sinistro), Cicinho, Juan e Bertolacci fermi ai box per p
Non che il resto della compagnia giallorossa abbia fatto meglio: squadra lunga, centrocampo (Viviani regista, Pizarro e Greco intermedi) accartocciato su stesso e tridente Borriello-Totti-Caprari spuntato. Menez, in campo per 29 e a un passo dal gol dellex, e soci hanno ringraziato cordialmente e si sono presi la "Innsbruck Cup". Le cose, per lerigenda Roma, sono andate leggermente meglio con il Wacker. Rivoluzioncina: fuori Curci, Josè Angel, Antei, Greco, Totti e Borriello; dentro Lobont, Taddei (basso a sinistra), Brighi, Perrotta, Verre e Vucinic. Pronti, via e dopo un minuto Caprari, imbeccato da Pizarro, ha fatto centro. Qualche lampo del miglior Vucinic, una traversa di Perrotta, il calo nel finale, un paio di balli proibiti davanti a Lobont e la frittata del pareggio al 44 di Hinterseer evitata da una bandierina alzata per un fuorigioco millimetrico. «Non sono preoccupato, è tutto nella norma», ha minimizzato Luis Enrique. Il cantiere giallorosso resta aperto.