GASPORT (M. CECCHINI) - Ha contribuito a scrivere una delle pagine più tristi della storia giallorossa. Domanda: riuscirà a farla dimenticare? Compito duro quello di Gabriel Heinze, ex perno di quel Manchester United che seppellì la Roma con un 7-1 entrato nella storia dei ko europei.
Anche esterno Heinze, poi, specifica come sia pronto a giocare anche sulla fascia. «Ho fatto sia il centrale che lesterno e sono pronto a rifarlo, deciderà lallenatore. Fare coppia con Burdisso? Perché no? Mi sento molto argentino, sarebbe bello a livello personale. Con lui abbiamo condiviso tante esperienze in Nazionale». Heinze ha scelto il numero 5, quello che nellimmaginario giallorosso è il simbolo di Falcao. «Per me non è un numero speciale, ma so che è una maglia vestita da grandi calciatori e questo mi inorgoglisce». Passione & Futuro Daltronde, leco del tifo romanista è giunto anche alle sue latitudini. «La passione dei tifosi giallorossi la conoscono in tutto il mondo. Ricordo anche i tafferugli con quelli del Manchester. Per un calciatore è bello sentire il sostegno del proprio pubblico. Io un duro? È una fama che non mi dà fastidio, le etichette le danno gli altri. A me interessa eseguire e seguire gli ordini dellallenatore e dare il massimo in campo. Le etichette le lasciamo agli altri, non mi interessano». Heinze pare irrigidirsi quando qualcuno esprime dubbi sul suo impiego da titolare. «Non lo so, sono appena arrivato. Ho solo parlato con Luis Enrique della mia preparazione. Io voglio solo rientrare in forma il prima possibile, poi si vedrà».