Emozioni infinite per Di Bartolomei

22/07/2011 alle 11:43.

CORSPORT ( L. SCALIA) - Emozioni. Una parola, un titolo di una canzone di Battisti, che racchiude la giornata di ieri che è stata dedicata al ricordo di Agostino Di Bartolomei, più sempli­cemente 'Ago' il capita­no, protagonista del se­condo scudetto della sto­ria giallorossa.

Era un calcio diverso quello di “ Ago”, forse un calcio più vero, più vicino alla gente, un mondo che Lu­ca Di Bartolomei era troppo piccolo per ricor­dare. Solo a distanza di tempo, nella prefazione del libro “L'ultima parti­ta”, è riuscito a scrivere una lettera a suo padre, dura e profonda: «Ero so­lo un bambino di 11 anni, me la prendevo con tutti perché non riuscivo a capire un gesto così stupido e folle. Mi è stata nega­ta l'infan­zia, la pos­sibilità di sfogarmi e discutere con lui. E' stato diffi­cile stabili­re la nor­malità » (...)

MOSTRA - In un angolo, fo­to, poster, bandiere, sciarpette. Ma anche le maglie indossate dal ca­pitano: c'era la classica giallorossa col numero 10 usata contro l'Ipswich Town, quella della Na­zionale Under 21, poi nel mezzo la più significati­va, bianca “come la neve non fa rumore”, con il lu­petto stampato sul cuore e senza sponsor. Quella della finale, dell'ultima partita.