
IL ROMANISTA (D. GALLI) - Dalla prossima stagione, potrà andare in trasferta solo chi avrà la tessera del tifoso. Leccezione sarà sempre possibile, ma purché il club possieda un dipartimento del tifo che possa fare da garante per la propria curva. Sono le novità principali del protocollo Tessera del tifoso per il tifoso, che sarà pres
Per quelle che invece erano considerate a rischio, venivano previsti dei divieti di vendita dei biglietti. La maglie si allargavano o si stringevano a seconda del livello di pericolosità: o la prevendita veniva preclusa ai residenti nella regione della società ospite, oppure veniva riservata ai residenti nella regione del club ospitante. Quella che prima era la regola, ora diventerà leccezione. Prima la regola era lok alla trasferta per i non tesserati, tranne nel settore ospiti. E leccezione erano i divieti (uneccezione parecchio diffusa, specie per i tifosi della Roma...).
Adesso, la regola sarà il divieto per tutta la stagione per chi non ha la tessera del tifoso. Qualora però si presentassero delle condizioni particolari - magari la Roma che si gioca lo scudetto a Milano - allora, in via del tutto straordinaria, la trasferta potrebbe essere autorizzata anche ai non tesserati. Naturalmente, sempre in settori diversi da quello ospiti e a condizione, ecco laltra novità, che il club abbia costituito un dipartimento del tifo. Una struttura che possa garantire lincolumità dei propri appassionati. Che li possa tutelare durante la trasferta, accompagnandoli letteralmente allo stadio. Ci sono almeno un paio di esempi che si possono citare in casa Roma. A settembre di due anni fa, il Viminale vieta la trasferta ai romanisti a Siena. Interviene però Rosella Sensi.
Il presidente chiede di rivedere il provvedimento, assumendosi in cambio la responsabilità di trasportare i tifosi a Siena. Vengono organizzati dei pullman e al Franchi sono spediti gli steward della Roma. Ma alliniziativa, apprezzatissima dal Ministero dellInterno, aderiscono solo gli iscritti dei Roma club, gli affilati allUtr e allAirc. Gli ultras restano a Roma. Esempio numero due. Lo scorso maggio, il Casms impedisce la vendita dei biglietti ai residenti nel Lazio per Inter-Roma, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Montali, che fino al 30 giugno manterrà la carica di direttore operativo, va di persona al Viminale per chiedere di togliere il divieto per Milano. La mediazione di Montali funziona, il Ministero dà il via libera allInter per la creazione a San Siro di uno spicchio aperto ai non tesserati. Nonostante limpegno di Montali, la trasferta del settore ospiti bis va però semideserta. Perché si tratta davvero di uno spicchietto, perché lo spicchietto pare una gabbietta per gli uccellini e anche perché i biglietti per i non tesserati costano di più di quelli in vendita per i tesserati.
Eppure, commentano al Viminale, quella tracciata dal direttore giallorosso è la strada giusta. È solo attraverso limpegno delle società, dicono al Ministero, che si potrà superare questa fase emergenziale. Una fase che va avanti da oltre quattro anni. Dallomicidio dellispettore Raciti. Finora, i club se ne sono fregati. Dora in poi, non sarà più possibile.