Questi ragazzi d'oro

13/06/2011 alle 10:39.

GASPORT (E. CABELLA) - Tre gol in una finale, tre gol per il paradiso, tre gol che hanno regalato uno scudetto ad una squadra e ad una città. Tre gol decisivi come non mai, di quelli che resteranno per sempre nell’album dei ricordi. Mattia Montini, questo è certo, il trionfo di ieri sera se lo

PALLONE Con i suoi tre gol ha messo al tappeto il Varese, recuperando per i capelli una partita che sembrava oramai persa, al 94’. Il centravanti romano ha festeggiato con i 500 tifosi giunti ieri fino a Pistoia, condividendo con loro la grande gioia giallorosa. E magari, sognando anche di portarsi a casa il pallone della finale. «Spero che l’arbitro mi conceda di prenderlo, credo di meritarmelo — dice Montini scherzando, ma neanche troppo, a fine partita —. Abbiamo disputato una grandissima gara, a chiusura di un anno che per la Roma è stato eccezionale. Questa vittoria è il giusto premio per tutto il gruppo, a cominciare dal nostro allenatore, Alberto . Non ho davvero più parole da aggiungere per questa squadra, che insieme ha superato ogni ostacolo che le si è presentato davanti quest’anno» .

PROTAGONISTA Già, Alberto , al suo terzo scudetto nel settore giovanile, il secondo con la Primavera dopo quello del 2005. «È una sensazione bellissima, ci voleva proprio — dice a fine gara il tecnico della Roma— Abbiamo vinto contro una grandissima squadra, il Varese, che non mi ha sorpreso più di tanto. E Pizarro manda un sms a Bruno Conti «Ho giocato una partita con voi, allora una medaglia tocca anche a me» Sapevo che erano un ostacolo durissimo. La partita? Abbiamo fatto un errore grave sul secondo gol, quando la gara ce l’avevamo in mano. Poi, forse ci siamo ricordati di quanto successo in Coppa Italia» . Dove la Roma ha perso una finale storica all’Olimpico, contro la . «Vincere davanti a 25.000 persone sarebbe stato super, ma anche così è bellissimo— chiude — Finire la stagione senza una vittoria non sarebbe stato giusto, anche se dobbiamo ricordarci che l’obiettivo è un altro, dare giocatori alla prima squadra. E vedendo il curriculum di Luis Enrique, per il prossimo anno abbiamo molto da imparare» .