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TUTTOSPORT (C. FORTE) - Va avanti, Cesare Prandelli. Stasera contro l'Irlanda si aspetta altri miglioramenti e per questo ha scelto i giocatori di cui, almeno in questo momento, non può fare a meno per puntellare e perfezionare il progetto: Chiellini, Pirl, Montolivo, Mar
EMOZIONE E via con il passato che è anche presente: «Lo ammetto, sono emozionato e onorato di affrontare Giovanni Trapattoni e Marco Tardelli. Con loro ho passato alla Juventus sei anni stupendi e dal Trap ho imparato tante piccole cose che oggi mi tornano utili: soprattutto il fatto di non mollare. Anche quando si gioca a carte bisogna vincere e, quindi, restare concentrati al massimo. Altrimenti meglio fare altro. Alcuni anni fa mi disse che ci saremmo incontrati da avversari su panchine speciali. Non ci credevo e, invece, ha avuto ragione lui. Italia-Irlanda è un match di prestigio. Giovanni Trapattoni re- sta un mito, irraggiungibile da tutti noi. La verità è che sotto la maglia dell'Irlanda indossa quella azzurra. Lo rivedrà con affetto..
SENZA MESSI Tutte le grandi Nazionali del mondo si caratterizzano per un giocatore che fa la differenza e in casi di necessità risolve le partite da solo. Noi, invece, questo leader non ce l'abbiamo ancora. Prandelli sorride: «Certo che se avessimo Messi saremo tutti più contenti ma questo non lo considero un problema. Possiamo sopperire alla mancanza di un campione stellare con il gioco di squadra. Abbiamo tanti giovani bravi con un largo margine di miglioramento. E io mi godo i loro progressi..».
AVVERTIMENTO Stasera non ci sarà Cassano: «Perché voglio capire dove può arrivare la nostra profondità. Quindi solito palleggio e poi subito a cercare Pazzie. Guai, però, se ci mettiamo a giocare palloni alti, bisegna continuare a costruire gioco sino alla fine altrimenti saranno guai. II fatto di avere un giocatore fortissimo nei colpi di testa non deve spingerci a cambiare sistema di gioco, semmai dovremo essere bravi a sfruttare la sua penetrazione. Proprio per questo motivo ho confermato il solito centrocampo: un reparto che nel mio modo di pensare. deve dare gli equilibri giusti. Certe situazioni vanno costruite nel tempo. Con pazienza. Senza demoralizzarsi ».
LO SGUARDO Anche dalla felice oasi azzurra si guarda a quello che sta succedendo fuori. Lo scandalo scommesse, ovviamente, che preoccupa e fa paura. «Ci va più responsabilità da parte di chi fa parte del nostro mondo. Certe persone devono capire che anche una frase sbagliata o un gesto diverso dal solito può mettere nei guai un'intera organizzazione. Presidenti e sponsor che investono milioni di euro, tifosi, gli stessi compagni. Bisogna, dunque, fare molta attenzione a tutto. La Fiorentina? Sentire il suo nome mi fa effetto ma aspettiamo prima di giudicare, mi sembra che ci sia troppa fretta». Evita, invece, di scendere nei particolari della visita di Baia telli a Scampia: «E' successo un anno fa, no? E io non avevo ancora parlato con lui. Quindi non ho niente da aggiungere». Certo che la vicenda uscita con forza in queste ore ha amareggiato (e non poco) l'intero staff azzurro. Così come i comportamenti di Antonio Cassano che continua a essere una mina vagante per la nostra immagine.
CHIODO FISSO Tutto l'ambiente azzurro, inutile nasconderlo, aspetta la sfida di agosto contro la Spagna: «Sarà un match importante ma prima pensiamo alla partita di stasera. L'Irlanda è una squadra in gran forma che gioca un calcio che può metterci in difficoltà: tutti noi sappiamo il motivo per cui non è andata ai mondiali. Quindi, come ho detto prima, mi aspetto dei miglioramenti sotto tutti i punti di vista, la partita va giocata e onorata. Non siamo ancora in vacanza, questa parola non voglio sentirla». E i suoi ragazzi hanno capito. La Giovane Italia piace anche per questo.