Pizarro: «Voglio pure io la medaglia»

13/06/2011 alle 12:21.

IL ROMANISTA (V. META) - Sofferta, quindi ancora più bella. È una festa bagnata quella che si consuma sul prato del Melani di Pistoia, salutata a distanza da un sms di David Pizarro: «Voglio la medaglia anch’io, con la Primavera ho giocato

Il destinatario del messaggio, Bruno Conti, è al centro del campo che guarda capitan alzare la Coppa, al termine di una notte memorabile. «Una felicità immensa per tutto il settore giovanile - dice -, che ci ripaga del lavoro di anni. Ringrazio i ragazzi, il gruppo, per le emozioni che ci hanno regalato. Non ho mai pensato che potessero non vincere, li ho visti concentrati, giocavano come sanno fare e i risultati sono arrivati. Un successo meritato, anche se faccio i complimenti al Varese, sono davvero un’ottima squadra». Quindi uno sguardo al futuro: «Credo che la nuova società non potrà che continuare il grande lavoro che abbiamo portato avanti noi in questi anni. Questi ragazzi sono la nostra forza ».

Arriva Alberto , visibilmente provato dal finale batticuore: «Che partita...e che gioia. Ci tenevo, ci tenevo tantissimo, per un po’ ho creduto ci stesse sfuggendo e non sarebbe stato giusto. Devo dire bravi a tutti i ragazzi, sono stati fantastici e ci hanno creduto fino all’ultimo». Per il tecnico si tratta del secondo tricolore da quando siede sulla panchina della Roma: «Ed è una felicità doppia. Se ripenso a come avevamo cominciato la stagione, nei primi due mesi erano arrivate quattro sconfitte...e invece eccoci qua. Questa serata è il coronamento di una grandissima stagione: siamo arrivati in finale di Coppa Italia, siamo usciti dal Viareggio ai rigori, ma questa ci tenevamo tanto a vincerla e l’avevamo preparata bene. Dediche? Ai ragazzi, tutti quanti. E poi al mio staff, a cominciare dal mio vice Alessandro Toti». Chiusura con il capitano: «Non avevo mai vinto niente – dice Alessandro , fuori sé per l’emozione – e quasi quasi credevo che non ci sarei riuscito nemmeno stavolta. Ce lo siamo meritato, è la vittoria di tutto il gruppo, è quello che ci ha permesso di fare la differenza».