
IL ROMANISTA (P. BRUNI)- Il futuro è adesso. Sono giorni decisivi e frenetici quelli che stanno vivendo a Trigoria: dalla programmazione sul campo a quella dirigenziale. Dal rafforzamento delle strutture cardine fino alla campagna abbonamenti per la prossima stagione.
Ed è proprio la voce botteghino quella che, per certi versi, dovrebbe diventare uno dei fiori allocchiello del nuovo corso societario. La base è semplice: la Roma appartiene ai suoi tifosi. Senza di loro non avrebbe ragione desistere e, grazie al loro, ha quel fascino seducente che lha resa immortale. Si ripartirà da questo cercando di migliorare un meccanismo già allavanguardia. La conferma di Carlo Feliziani, luomo che conosce tutti i segreti del ticketing giallorosso, è stato un primo passo importante verso quel potenziamento che la proprietà americana ha in testa da quando il dossier As Roma è finito sul tavolo di mister Di Benedetto. In molti, comunque, si domandano: come sarà la nuova campagna abbonamenti?
LOBIETTIVO Il must è riportare la gente allo stadio e per farlo, escludendo gli obblighi governativi, serve ingolosire i sostenitori. Feliziani ha inviato da tempo a Boston una lunga relazione con una serie di proposte da realizzare per la prossima annata. Grafici e parametri di comparazione rispetto al trend degli ultimi anni,comprese le varie possibilità dintervento per non rischiare di contrapporsi alle vigenti legislazioni che mordono il mondo del calcio. Le risposte arriveranno a breve, entro la settimana che sta per iniziare, anche perché i tempi stringono e la presentazione ufficiale non può andare oltre la metà di luglio. Di sicuro ci saranno grosse novità, qualcosa che possa riaccendere la fantasia dei tifosi e riportare lOlimpico ai fasti di una volta. Lobiettivo è superare i 18.617 abbonati del 2010/11 e recuperare tutto il terreno perduto nel corso degli anni, fra card privilegiate e contestazioni societarie. Basti pensare che nellultimo quinquennio, davanti ai terminali, il borsino presenze è andato man mano a scemare perdendo, dal 2006 ad oggi, quasi quindicimila fedelissimi. Mica pochi se, oltre alla componente strettamente poetica dellincitamento durante le partite, si fa un consuntivo in euro di quanto sarebbe potuto entrare nelle casse di Trigoria. Con la tessera del tifoso al primo posto nel mietere un gran numero divittime. Se in questo caso poco si potrà fare, visto che il Viminale non intende mollare di un centimetro, per il resto le offerte sembrerebbero decisamente interessanti e rivoluzionarie.
LE FAMIGLIE Dovrebbe nascere un settore riservato alle famiglie, così come veniva fatto fino al 2006(allora, sotto unaltra forma, si chiamavapacchetto famiglie), una sorta di zona tranquilla, a costi contenuti, dedicata soprattutto a coloro che vogliono portare i più piccoli a vedere la Magica senza correre rischi. Dove sarà ubicato? Al momento è difficile dirlo, le ipotesi sono molteplici: dai Distinti Nord, alla Tevere Laterale fino, addirittura, alla Monte Mario mutuando, in questo caso, ciò che nei primi anni del nuovo millennio veniva inquadrato come settore 13.
LEUROPA LEAGUE Potrebbe nascere, invece, una sorta di miniabbonamento a prezzi vantaggiosi per lEuropa League, qualcosa che possa garantire unadeguata cornice di spettatori in una competizione che, storicamente, non ha quasi mai infervorato gli animi.
SETTORI UNIFICATI È probabile poi che alcune aree dello stadiovengano accorpate: i Distinti potrebbero abbracciare le Curve e diventare ununica,grande, porzione di spalto. Idem per la Tevere che azzererebbe lattuale Laterale e finirebbe tutta sotto una stessa bandiera.
LA TESSERA DEL TIFOSO È possibile pure che la famigerata tessera del tifoso, per abbattere le lungaggini burocratiche, venga rilasciata contestualmente alla sottoscrizione dellabbonamento.
I BIGLIETTI OMAGGIO Discorso differente per la cosiddetta biglietteria omaggio, quella voce che compare intutte le società del pianeta: dal calcio al basket, transitando pure per la pallavolo o il tresette. Sono al vaglio diverse possibilità e,ognuna di queste, ha una sua specificità. La Roma, ad esempio, oltre a pagare più di un milione di euro al Coni per lutilizzo dellOlimpico, garantisce un certo quantitativo di tagliandi (che vengono scalati durante la contrattazione dallimporto iniziale delcontratto). Nel prossimo futuro, però, le cose potrebbero cambiare e, tramite una maggiore elargizione di biglietti (quando possibile), abbattere ulteriormente i costi daffitto dellimpianto. Il tutto, ovviamente, in attesa che venga costruito lo stadio di proprietà.