e salvo che non si verifichino condizioni particolarmente favorevoli l’ex Bologna non sarà giallorosso. Menez per Viviano non è considerata una condizione particolarmente favorevole. Almeno per adesso.

Per adesso e per dopo, invece, l’intenzione di Jeremy Menez è quella di andarsene da Roma e dalla Roma. C’è poco da fare. Dopo la fase iniziale della scorsa stagione in cui il talentino parigino sembrava sbocciare, col cambio allenatore è ricambiato l’umore, sempre più vicino al broncio che alla consapevolezza di poter e di dover far bene. Menez fra un anno va anche in scadenza e non ha alcuna intenzione di rinnovare. Se ne è

andato anche il suo amico Mexes (che ha coronato il sogno di una vita di diventare rossonero), a questo punto anche alla Roma conviene venderlo. Succederà e probabilmente sarà la soluzione migliore per tutti. Per Menez potrebbe essere quella preferita: Parigi. La sua Paris, odore di banlieu, amici e famiglia. Menez è diventato anche zio, vuole stare vicino al fratello, e giocare con la squadra per la quale ha sempre fatto il tifo è la soluzione ideale. Venerdì Leonardo prende possesso del PSG come direttore tecnico, già quel giorno potrebbe essere recapitata un’offerta a Trigoria non troppo lontana da quella desiderata da Sabatini. Nel caso si chiude. A Menez dovrebbe essere proposto un contratto di quattro anni con uno stipendio di un paio di milione a stagione: a lui andrebbe benissimo. Bisogna aspettare qualche giorno, non di più. Menez non vorrebbe iniziare la stagione 2011/2012 con la Roma, andare al raduno di Trigoria e al ritiro di Brunico, la Roma per quei giorni vorrebbe aver costruito la sua nuova ossatura, con l’acquisto di 3-4 elementi che arriveranno passando attraverso qualche cessione importante. Quella di Jeremy Menez potrebbe essere la prima.