GASPORT (A. CATAPANO) - Inafferrabile come una primula rossa, segnalato contemporaneamente in Italia, Spagna, Francia. A Roma a incontrare Daniele De Rossi, a Barcellona con Luis Enrique, a Marsiglia con Deschamps e il suo presidente, anzi no: a cercare qualcuno interessato a Menez. Dovè stato Walter Sabatini? Chi incontrerà oggi? E su chi punta davvero per la panchina della Roma, lo spagnolo o il francese? Ieri è stato tutto il giorno in Francia. Il viaggio non era in programma, non ieri. Sabatini doveva incontrare Daniele De Rossi, o almeno il suo procuratore, Sergio Berti. Lappuntamento è saltato, ed è la seconda volta che il ragazzo gli «dà buca» , ma stavolta è stato per un banale contrattempo. Così è partito.
Dipendesse da lui, forse, punterebbe sullex juventino, pur cosciente che servirebbero tre milioni di euro solo per portarlo via. Ieri secondo una ricostruzione di Sky Sport Sabatini avrebbe addirittura commentato le dichiarazioni del patron del Marsiglia Jean-Claude Dassier («Non cè nessun dubbio: Didier resterà con noi» ) con un certo sconforto: «Per me sono un grido di dolore» . Lo spagnolo E allora, perché lallenatore della Roma sarà Luis Enrique, a meno di ribaltoni clamorosi? Perché lo ha scelto Franco Baldini, e già questo basterebbe. Perché viene dal Barcellona. Perché non sa nulla del calcio italiano, e questo a Baldini piace. Perché è una sfida più rischiosa, ma affascinante. Perché, soprattutto, Sabatini lo aspetta domani a Roma. E che ci viene a fare da queste parti Luis Enrique se non è (quasi) sicuro di passarci i prossimi anni della sua vita? Magari si incrocia con Daniele De Rossi, pure lui ha un nuovo appuntamento con Sabatini. E se stavolta gli desse buca il d. s.?