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CORSPORT (E.INTORCIA) - In Spagna qualcuno lha battezzato così, un predatore con la faccia da bambino. Immagine efficace per un giocatore che, quando cè da buttarla dentro, sa essere freddo e spietato come il più navigato degli uomini darea,
Joan Martinez Vilaseca è un signore di 68 anni, un passato da calciatore alle spalle ( con lEspanyol, una carriera senza troppi acuti), un presente da talent scout e procuratore, in mezzo una lunga parentesi da allenatore, nelle serie minori e al timone delle squadre giovanili. Il Barcellona gli deve molto, perché è stato lui nella Cantera a scoprire per primo gente come Messi, Iniesta e Puyol, pilastri della squadra che ha vinto due Champions in tre anni, o come Cesc Fabregas, andato a brillare però in Inghilterra, allArsenal. Ed è stato sempre lui a scoprire Bojan Krkic quando la stellina di Linyola era appena un bambino.
IL CAMP - Durante le vacanze Martinez Vilaseca ha sempre gestito per il Barça un camp estivo nel principato dAndorra. Il piccolo Bojan ci arriva accompagnato dal papà, Bojan Krkic senior: ha solo 8 anni, ma col pallone tra i piedi ci sa fare e non ha paura di confrontarsi anche con bambini più grandi, detà e di fisico. Pochi giorni sono sufficienti per entrare a far parte della Cantera blaugrana. Il ragazzo è nato e cresciuto a Linyola, poco più di duemila anime, a centotrenta chilometri da Barcellona. Centotrenta chilometri allandata, altrettanti al ritorno, per tre volte alla settimana, oltre tremila al mese: sono tanti, papà Bojan li macina volentieri mentre mamma Maria Luisa resta a casa da aspettare. Vogliono assecondare la vocazione del figlio ma anche stargli il più vicino possibile. Lideale sarebbe trasferirsi tutti a Barcellona, è quello che vuole anche il club blaugrana che infatti offre a papà Borjan un incarico come osservatore, in virtù dei suoi trascorsi come calciatore, anche lui attaccante. Papà Bojan è ancora un osservatore del Barcellona, magari chiederà di lavorare più sul campionato italiano per seguire più da vicino la prima stagione di suo figlio alla Roma. Martinez Vilaseca, invece, il Barça lha lasciato da due anni, non allena più ma fa lagente. Con la prossima stellina, magari, guadagnerà anche lui, non solo il club catalano...
A ventanni Bojan Krkic si presenta a Trigoria con delle credenziali che ovunque, in Italia e in giro per lEuropa, farebbero impallidire molti colleghi più esperti. Perché a Barcellona è stato cresciuto non solo nel culto della tecnica e del bel calcio ma anche, e soprattutto, nel culto della vittoria. Dunque: tre campionati conquistati di fila, una Coppa di Spagna e due Supercoppe spagnole; due Champions, una Supercoppa Uefa, un mondiale per club; un Europeo Under 17 nel 2007. Lunico rammarico? Non aver giocato neanche un minuto nelle due finali di Champions, la prima proprio allOlimpico contro il Manchester United nel 2009, la seconda questanno a Wembley sempre contro i Red Devils. Però cera, ne ha vissuto le emozioni, e dalla panchina ha rubato i segreti a gente come Etoo e Messi. E prima di arrivare alla finale, il suo contributo laveva dato: 5 gol in 9 partite nelledizione 2008-2009, 1 gol in 5 partite questanno.
I NUMERI - Il nuovo attaccante giallorosso lascia il Barcellona dopo circa dodici anni, era arrivato bambino, parte ragazzo pronto per unaltra grande avventura. Lascia alle sue spalle numeri importanti, 41 gol in 163 partite ufficiali, una media realizzativa che diviene ancora più importante se si tiene conto del minutaggio e delle chance da titolare che ha avuto. Con Pep Guardiola ha capito come si gioca per vincere, con lex milanista Rijkaard (il tecnico che lha fatto debuttare) aveva già capito cosa volesse dire indossare la maglia blaugrana e giocare al Camp Nou. Ha iniziato a respirare laria della prima squadra nella primavera del 2007, qualche amichevole per farsi notare dal tecnico e porre le basi per il debutto ufficiale in Liga che arriva il 16 settembre contro lOsasuna e per lesordio in Champions del 22 settembre contro il Lione. Nella stagione del debutto, ha realizzato ben 10 gol in 31 gare nella Liga, il suo score totale è di 26 centri in 103 partite di campionato. In Europa è a quota 5 gol in 27 gare, tutte di Champions. Vuole riconquistarla con la Roma, prima lasciando però il segno anche in Europa League.
Vive per il gol, ma vive anche di record. Qualcuno seminato anche in giro per lEuropa. Alla prima stagione in giallorosso, Bojan Krkic farà anche il suo esordio in Europa League, il che sarebbe un bel traguardo per qualsiasi ragazzo classe 90 cresciuto in uno dei nostri vivai ma che per lui, la stellina cresciuta in blaugrana, è semmai un paradosso. Con il Barcellona, ovviamente, ha sempre visto solo la Champions, entrando in Europa dalla porta principale. Il ragazzo lha fatto a modo suo, scrivendo il prorio nome nella tabella dei marcatori più giovani della competizione.
IL GOL - L1 aprile 2008 Krkic fa un bello scherzetto in Germania allo Schalke 04, firmando al 12 del primo tempo lunica rete del match, blindando la qualificazione del Barcellona alle semifinali.
Bojan ha 17 anni compiuti e 218 giorni quando sigla il suo primo gol in Champions League. Esattamente la stessa età, non un giorno in più né uno di meno, di Cesc Fabregas al 7 dicembre 2004, giorno in cui mette il suo nome nel tabellino dei marcatori di Arsenal- Rosenborg 5-1. Lui e Fabregas, altra stellina cresciuta nel vivaio blaugrana per poi scappare a Londra, sono secondi alle spalle di Peter Ofori-Quaye, un ghanese che il 1° ottobre 1997 giocava nellOlympiacos e che segnò lunico gol dei greci in casa del Rosemborg (5-1). Il secondo posto in questa speciale classifica non è da buttare via, perché Krkic si è dimostrato particolarmente precoce facendo meglio, giusto per fare un nome, di Sheva (18 anni e 70 giorni nel 1994, quando giocava nella Dinamo Kiev, è al 9° posto) ma anche di un Karim Benzema, 6° in graduatoria (a 17 anni e 353 giorni il suo primo centro in Champions con il Lione).
IN LIGA - In blaugrana è riuscito però a battere Messi: il 20 ottobre 2007 contro il Villarreal parte titolare e segna il suo primo gol in campionato: quel giorno ha 17 anni compiuti e 2 mesi. Al Barcellona prendono molto sul serio questi primati: Bojan è il più giovane marcatore al Camp Nou, il miglior marcatore delle giovanili blaugrana con oltre seicento reti allattivo. Bravo lui, bravo chi ha tenuto il conto...