
GASPORT (F. M. RICCI) - Quattordici anni di Liga, quattro da atleta di ferro, tre in panchina. Questa è stata la seconda metà della vita di Luis Enrique, 41 anni un mese fa. Lesperienza da calciatore tra Sporting Gijon, Real Madrid, Barcellona e nazionali varie è nota. Anche del suo triennio al Barça B si è già scritto parecchio. La fatica Restano gli anni di mezzo, quelli impiegati da «Lucho» per andare a cercare se stesso e il proprio futuro oltre la soglia della fatica.
GASPORT (F. M. RICCI) -
Quattordici anni di Liga, quattro da atleta di ferro, tre in panchina. Questa è stata la seconda metà della vita di Luis Enrique, 41 anni un mese fa.
Lesperienza da calciatore tra Sporting Gijon, Real Madrid, Barcellona e nazionali varie è nota. Anche del suo triennio al Barça B si è già scritto parecchio.
La fatica Restano gli anni di mezzo, quelli impiegati da «Lucho» per andare a cercare se stesso e il proprio futuro oltre la soglia della fatica. Quelli nei quali è stato costruito un atleta di ferro, determinato, duro, altamente competitivo. Qualità alle quali il Luis Enrique allenatore (oggi sbarcherà con 5-6 collaboratori a Trigoria, lintera truppa dormirà e si fermerà nel centro della Roma per 24 ore), ha sovrapposto poi la passione per il calcio. Ci sarà tempo anche per un mini vertice nella Capitale con Franco Baldini. Linizio del percorso avviene in Australia, dove «Lucho» nel 2004 si trasferisce per 6 mesi con la famiglia, a surfare. Parcheggiata la tavola, ecco le scarpe leggere e la passione per la corsa. Nel 2005 si presenta alla partenza della maratona di New York e alla prima esperienza sulla distanza chiude con un ragguardevole 3.14 09". Nel 2006 la passione si sposta sulle due ruote e lasturiano si iscrive a una delle gran fondo di ciclismo più famose di Spagna, la «Quebrantahuesos» , o spezzaossa: 205 chilometri e 4 gran premi della montagna che copre in 6.42 42. «Lucho» vuole scendere sotto le tre ore nella maratona, e sempre nel 2006 usa la «mezza» di Sabadell per preparare lappuntamento di Amsterdam dove però chiude in 3.00 19".
Iron Man Il 2007 è lanno più impegnativo per il Luis Enrique atleta. In aprile si apre con la «Marathon de Sables» , tostissima corsa nel deserto del Sahara in 6 tappe e una distanza totale superiore ai 245 chilometri tra dune, vento, sabbia temperature che oscillano tra i 15 e i 45 gradi con tutto il necessario per la sopravvivenza, cibo incluso, da portare in spalla nel proprio zaino. Lex nazionale spagnolo arriva in fondo, già di per sé un grande successo, e in maggio fa il mezzo Ironman di Lisbona che gli serve per lanciarsi in una grande prestazione in quello intero di Francoforte, a luglio: 3,8 chilometri a nuoto, 180 in bici e una maratona intera vengono digeriti in 10.19 30". Non è finita: in settembre partecipa anche al Triathlon Olimpico di Banyoles (2.12 32") e in novembre raggiunge lobiettivo prefissato: a Firenze taglia il traguardo della maratona in 2.57 58". Quando si sta preparando per la sua nuova meta, scendere sotto le 10 ore nellIronman di Klagenfurt, ecco la chiamata del Barça. Luis Enrique comincia a correre in panchina ma non dimentica la passione per la fatica: nel 2009 e nel 2010 ha disputato lIronman di Nizza. Poi ha promesso di dedicare più tempo alla moglie e ai tre figli. Il calcio? Quello non esce mai dalla testa dellatleta di ferro