REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - «Il mio obiettivo è portare qui quanto ho imparato a Barcellona, calcio dattacco, calcio associativo e trasferirlo in Italia, dare alla gente la soddisfazione di avere una squadra che fa sempre la partita, che prova a vincere dal primo minuto», firmato Luis Enrique. Una dichiarazione dintenti, un biglietto da visita che fa sognare i tifosi della Roma, attratti da un nuovo modo di vedere e vivere il pallone. Attraverso i microfoni di Romachannel, il nuovo allenatore giallorosso, luomo dacciaio («Ho partecipato a tre Iron Man») spiega: «Io voglio trasmettere la voglia di fare un calcio offensivo, di tenere il pallone più dellavversario, attraverso il lavoro, la professionalità e limpegno: lobiettivo è che i tifosi siano orgogliosi della loro squadra».
Idee chiare e una voglia di spaccare il mondo che si percepisce solamente guardandolo. In costante contatto con i dirigenti, Luis Enrique si affida completamente a Sabatini per il mercato. Così, mentre si cerca una sistemazione per Vucinic, potrebbe essere confermato Borriello, come è lo stesso diesse giallorosso ad ammettere. «Su Marco cè stato un equivoco le parole di Sabatini a radio Kisskiss perché si sono interpretate liberamente le mie parole. Ritengo Borriello, e non solo io, uno degli attaccanti più forti in Italia e ce lo teniamo stretto, resterà alla Roma. È un problema proprio perché è così forte, e richiede uno spazio garantito che nessuno può garantirgli preventivamente. Lo incontrerò nei prossimi giorni e vedremo cosa accadrà».
Sabatini fa pure chiarezza su Pizarro. «Al Napoli? No, perché non ce lhanno chiesto. Siamo solo alla fase iniziale del mercato. Lamela? Non è escluso resti un altro anno in Argentina».
Manca solo lufficialità alle date del ritiro: la Roma lavorerà a Brunico dal 16 al 26 luglio.




