Il trionfo emoziona gli americani

14/06/2011 alle 11:16.

CORSERA (L. VALDISERRI) - I giovani giallorossi hanno conquistato anche Thomas DiBenedetto, il futuro presidente della Roma, che ha trovato finalmente belle facce pulite in un mondo del calcio che ultimamente, con l’ennesimo caso-scommesse ha dato di sé l’immagine peggiore: «La vittoria dello scudetto della Roma Primavera

CORSERA (L. VALDISERRI) - 
I giovani giallorossi hanno conquistato anche Thomas DiBenedetto, il futuro presidente della Roma, che ha trovato finalmente belle facce pulite in un mondo del calcio che ultimamente, con l’ennesimo caso-scommesse ha dato di sé l’immagine peggiore: «La vittoria dello scudetto della Roma Primavera, arrivata con un’esaltante finale e al termine di una bellissima stagione, è stata una grande emozione. Voglio complimentarmi con i ragazzi, l’allenatore e con tutte le persone che hanno contribuito a questo risultato. La valorizzazione dei giovani talenti è parte integrante di un futuro indirizzato alla costruzione di una Roma che saprà stare ai livelli che ad essa competono».

Vincere è importante, ma non è tutto. Alberto , insieme ai calciatori, sta crescendo bravi ragazzi. Insieme formano qualcosa di più di una squadra, formano un gruppo. C’è il Pigliacelli che, come tanti altro compagni, gioca «sotto età» : è del 1993, mentre quello della (Seculin) è del 1990. C’è il terzino Sabelli, uno di quelli del gruppo vincente che viene dagli Allievi: nel derby di ritorno della stagione regolare attaccava ancora come una furia sul 7-1, perché quelli della Lazio avevano «fatto i furbi» nello 0-4 dell’andata («A mister, se fermamo a dieci!» ). C’è Viviani che può anche sbagliare ma non lascia mai un compagno in difficoltà. C’è Montini che prepara la maturità e che ha superato le inquietudini che prendono solo i ragazzi più sensibili. C'è Mladen che è tornato dalla Romania pieno di acciacchi ma ha giocato semifinale e finale da filibustiere. E poi c’è la storia più bella, quella di Antei: ha vinto anche per suo fratello, un ragazzo meno fortunato di altri. Un ragazzo che la squadra, proprio perché è un gruppo pieno di valori, ha «tirato dentro» nella festa più bella. Uno di loro.