Ecco Luis Enrique «La Roma? Arrivo»

05/06/2011 alle 10:32.

CORSPORT (P. TORRI)- Luis Enrique ha detto sì. Lo ha fatto alle oche de la tarde, ieri, a Madrid, subito do­po la conclusione della sua ultima partita, un’altra vittoria, sul campo del Rayo, tre gol (a due) giusti giusti per stabilire il nuovo record di reti realizzate nella Segunda Division e piazzarsi al terzo posto

LA CONFERMA - Il tecnico spagnolo ha sciolto la sua riserva con una frase quasi poetica, cosa che sicuramente avrà fatto piacere a Franco Baldini, ie­ri peraltro di cattivo umore per il pareggio casalingo dell’Inghilterra contro lo Svizzera: « La Roma è un dolce che a nessuno va di traverso. Mi piace molto il progetto della società giallo­rossa, mancano soltanto al­cuni dettagli per definire l’accordo » . Parole che di fatto sono più di un sì e che, a meno di clamorose sorprese, sciolgono il primo nodo della nuova Roma, quello relativo all’allena­tore che dovrà far partire un progetto che vuo­le riportare la squadra giallorossa nell’elite del nostro calcio e a rigiocare la . Ora pare proprio che restino da fir­mare solo i contratti. L’accordo è stato già tro­vato: legame biennale con un’opzione per una terza stagione, per uno stipendio netto stagio­nale da poco più di un milione e mezzo di eu­ro, più una serie di premi a obiettivo. E’ mol­to probabile che Luis Enrique nelle prossime ore sbarchi a Roma per l’incontro che si con­cluderà con firme e brindisi. Per poi subito tuffarsi nella nuova avventura facendo le pri­me scelte, a cominciare da quella della data d’inizio del ritiro precampionato (tra il nove e il dodici luglio do­vrebbe essere).

OSTACOLO - L’ultimo è stato la signora Elena Cullel, cioè la moglie del tecnico spagnolo. E siccome le donne, spesso, nella vita di un uomo hanno un peso non indif­ferente (e viceversa, sia chiaro), Lucho non ha potuto non tener conto del parere della consor­te. La signora Elena ha fatto fatica a convin­cersi a preparare il trasloco nella nostra capi­tale. Niente di personale, anzi, ma la signora ha manifestato le sue perplessità a preparare armi e bagagli per Roma, conseguenza anche di tre figli (Pacho, Sira e Xana) ancora picco­li che potrebbero essere coinvolti in un non semplice cambio di radicale di vita, abitudini, cucina, lingua. Si può capire la mamma, ci mancherebbe, ma è anche vero che l’opportu­nità Roma per il marito rappresenta uno di quei treni a cui è difficile rispondere negativa­mente. Potrebbe essere la grande occasione per un ulteriore salto di qualità nella carriera di Luis Enrique. Ieri sera, subito dopo la conclusione della partita, Luis Enrique si è riunito con gli uomini del suo staff, ma soprattutto ha parlato nuovamente con la moglie cercando di farle ca­pire che il trasferimento al­la Roma è un’occasione da non perdere e che conviene a tutti, famiglia compresa.

STAFF - L’altro problema che si era manifesta­to nei contatti tra le parti, cioè la composizio­ne dello staff con cui Luis Enrique vorrebbe presentarsi a Trigoria, era stato già risolto ri­solto. Con la Roma che è andata incontro a Luis Enrique che nella sua iniziale richiesta aveva chiesto di poter essere accompagnato nella sua avventura a Roma da cinque collabo­ratori. Tre erano stati subito accettati, il vice Joan Barbarà, il Josè Ra­mon Callen, il tattico Isidra Ramon. Uno era stato bocciato, lo psicologo Joaquin Valdes. Uno era rimasto in stand-by, cioè Ivan De la Peña. Solo che l’avvocato che sta seguendo la vicenda per conto di Luis Enrique, el senor Manuel Ferrer Salamanca, si dà il caso che ol­tre a essere il procuratore di De la Peña, è an­che il cognato. E ha spinto molto perché il suo assistito-parente, facesse parte dell’avventura.