
CORSPORT - Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, dei suoi prossimi avversari ha studiato ogni movimento. Ha passato il Genoa ai raggi X, ma non si è soffermato soltanto sulle individualità, da Boakye a Jelenic. A preoccuparlo è piuttosto l'intelaiatura globale del gruppo, l'equilibrio che la squadra è riuscita a creare, la compattezza con cui hanno dimostrato di sapersi muovere in campo. De Rossi, però, questa finale scudetto la vuole a tutti i costi. « Le due squadre si equivalgono - spiega alla vigilia -: sono convinto che a decidere questa semifinale saranno i singoli. Basterà la giocata di uno di questi ragazzi a fare la differenza. Assisteremo ad una partita divertente, in cui il tasso tecnico è elevatissimo e sono convinto che non mancheranno le occasioni da rete. La Roma dovrà essere brava a capitalizzare le occasioni che saprà costruire» .
SOGNO FINALE - Non guarda oltre De Rossi. Il sogno è la finalissima in programma domenica sera, sempre a Pistoia, contro la vincente tra Fiorentina e Varese (che si affronteranno domani sera), ma non carica i suoi di troppe responsabilità. Dal ritiro di Montecatini, dall'Hotel Belvedere, i baby giallorossi non hanno pensato ad altro che a questa semifinale. Hanno rivisto il quarto di finale in cui hanno battuto ed eliminato il Milan, ma soprattutto hanno cercato di assimilare gli errori commessi. Concedere trenta minuti (come avvenuto sabato) a questo Genoa, infatti, potrebbe diventare pericolosissimo. Rispetto all'undici che ha battuto i rossoneri, De Rossi non cambierà niente. Potrebbe entrare in corsa per un posto Mladen, rientrato dalla Under 21 romena. La Roma punta tutto sui suoi baby talenti: Montini proverà a ripetersi. In ballo c'è una finale che manca dalla stagione 2004/05, quando i giallorossi conquistarono poi lo scudetto.
IL GENOA - Il Genoa, rispetto ai quarti con la Lazio, dovrebbe cambiare soltanto un giocatore. Torna titolare, al posto di Piras, Enej Jelenic, esterno con particolare propensione offensiva che ha già esordito con la prima squadra in Coppa Italia, a San Siro con l'Inter. Corradi, il tecnico dei rossoblù, si fida dei suoi giovani: « Siamo consapevoli dell'importante tasso tecnico dei giallorossi, hanno almeno quattro o cinque individualità straordinarie, a cominciare da Caprari e Dieme. Sarà una partita combattuta, una semifinale tutta da vivere, ma tra due squadre di pari livello» . Tra i giocatori più forti, spiccano il portiere Mattia Perin, che ha giocato l'ultima partita di campionato con la prima squadra contro il Cesena, e Stefano Sturaro, mediano e punto di riferimento della Nazionale Under 18.
CURIOSITA' - Dopo la danza dell'airone e della sfinge, emblema delle scorse fasi finali del campionato Primavera, quelle che hanno visto tra i protagonisti Stephan El Shaarawy, quest'anno al Padova e già uno tra i più ricercati sul mercato, arriva la keke slow dance, proposta dalla premiata ditta formata da Alhassan, il giustiziere della Lazio, e Boakye, i due africani scovati dagli osservatori del club di Preziosi. « Dovremo stare attenti a Dieme, il senegalese della Roma - ha spiegato Boakye , contro il Milan lui ha fatto la differenza » .