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Da una cantera all’altra quel filo Barcellona-Roma

14/06/2011 alle 11:47.

CORSPORT (F.M. SPLENDORE) - Da una cantera all’altra. Dovesse cercare motivi per sentirsi a ca­sa, Luis Enrique sa di poter guarda­re al vivaio giallorosso per trovarne, intanto, uno. Un marchio doc che da sempre costruisce calciatori: baste­rebbe pensare a Giancarlo De Sisti negli Anni Sessanta

CORSPORT (F.M. SPLENDORE) - 
Da una cantera all’altra. Dovesse cercare motivi per sentirsi a ca­sa, Luis Enrique sa di poter guarda­re al vivaio giallorosso per trovarne, intanto, uno. Un marchio doc che da sempre costruisce calciatori: baste­rebbe pensare a Giancarlo De Sisti negli Anni Sessanta, e poi France­sco Rocca, Agostino Di Bartolomei e Bruno Conti negli Anni Settanta, passando per Giuseppe Giannini fi­no ad arrivare ai “contemporanei” e . Quello che però è accaduto negli ul­timi diciassette anni, proprio con Conti al timone del vivaio, ha avuto dell’incredibile.

Il lavoro del respon­sabile e dei tecnici - e tra questi Al­berto è il testimone più lon­gevo -, di tutto lo staff, ha costruito una autentica accademia quasi a costo zero e con oltre il 90 per cento di giovani romani: dove dentro, ora, la costola blaugrana porterà i suoi dettami, dal modulo unico a quanto altro servirà. Un modello da imitare, il cui successo è tangibile : una quantità di ragazzi tra i professioni­sti. Guardiamo la stagione appena conclusa: da Galasso e D’Alessando a Bari, a Portanova a , Da­niele Conti e Magliocchetti a Caglia­ri, Cerci e D’Agostino alla Fiorenti­na, Aquilani, Pepe e Storari alla Ju­ventus, Corvia, Sini e Bertolacci a Lecce, Amelia al Milan, Blasi al Na­poli, Bovo al Palermo, Galloppa al Parma, Curci alla Samp e Ferronet­ti all’Udinese, quasi tutta la serie A è targata Roma. Un altro scudetto, ma soprattutto un’altra cantera per Lucho: che stavolta la guarderà dal­l’alto. Ma da molto, molto vicino.