Borriello, un nodo da sciogliere

12/06/2011 alle 11:43.

CORSPORT (P. TORRI)- Non ci può essere il minimo dubbio: Marco Borriello non ha gradito le parole che Walter Sabatini gli ha indirizzato nel corso della conferenza stampa del ds giallorosso a Trigoria venerdì. Lo ha definito un problema, parola che non può far piacere a nessuno, fi­gurarsi a un giocatore che, pure, nell’ultima stagione la sua parte l’ha fatta, soprattutto nei suoi primi mesi romani

BORRIELLO -Il giocatore e il suo procuratore, ieri hanno preferito non ri­spondere. Del resto a loro non è stato detto niente, se non che la Roma riscatterà il gio­catore, come da accordi con il Milan di meno di un anno fa, per 10 milioni di euro pagabi­li in tre rate annuali. Il tutto sarà ratificato intorno al 20 giugno e a quel punto il car­tellino di Borriello diventerà di proprietà del club giallo­rosso. Se poi rimarrà a Trigo­ria, questo alla luce di quanto detto da , è tutto da vedere. Non tanto per man­canza di stima nei confronti del calciatore, quanto per una scelta tattica, il quattro-tre­tre che con centro del progetto e al cen­tro del tridente, ridimensiona il ruolo di Bor­riello a quello di alternativa, anche se di gran lusso. Non va neppure dimenticato che il cen­travanti, prima di partire per le vacanze, ha detto chiaro e tondo di voler rimanere, quin­di c’è da credere che se dovrà andare via, do­vrà essere la Roma a cercargli una destina­zione a lui gradita, un club importante inevi­tabilmente visto che lo stipendio del giocato­re è intorno ai tre milioni, cifra che si posso­no permettere poche società ( al Ge­noa, per esempio, lo avrebbe preso, ma ha lasciato perdere quando ha preso atto dello stipendio). E’ probabile, comunque, che nei prossimi giorni , tra i suoi mille in­contri, programmi anche quello con il pro­curatoredi Borriello, Tiberio Cavalleri per fare il punto su una situazione che tutto è me­no che definita. Un anno fa il centravanti era a un passo dalla . Che la cosa possaripetersi da qui a poche settimane?

VUCINIC -Tra gli interrogativi da risolvere nel reparto offensivo, non ci si può non mettere anche Mirko Vucinic. Il montenegrino ha manifestato qualche dubbio, certo non di ruolo, soprattutto ora che si giocherà con il quattro-tre-tre, come ha detto , una piccola bugia che gli si può perdonare. Sarà necessario parlare con il procuratore del gio­catore, Alessandro Lucci, per vedere se sarà possibile far scomparire questi dubbi e ri­puntare su un attaccante che nei piedi e nel­la testa ha un calcio da primo della classe, anche se non sempre riesce a farlo vedere con la necessaria continuità. I problemi, in realtà, sono di natura ambientale, Vucinic ha la convinzione di non esse­re apprezzato dalla piazza e per un epidermico come lui, questa è una situazione che gradisce sempre meno. In un recente passato ci sono stati diversi club che hanno man­dato segnali al giocatore, in Italia e in Inghilterra. Se la Roma toccasse con mano l’in­tenzione di una separazione anticipata, non ci sarebbero problemi per cederlo. Poi, pe­rò, ci sarebbe da risolvere quello di trovare una punta esterna minimo di pari qualità, co­sa che non ci sembra semplicissima.

OKAKA -Tra gli attaccanti della Roma, ci si di­mentica un po’ troppo spesso di Stefano Oka­ka, rientrato dal prestito al Bari, con un con­tratto per un’altra stagione con la Roma. Il ragazzo, dopo anni persi tra un prestito e un altro, ha bisogno di giocare. Sarà il caso, se a Roma non gli si vorrà dare spazio, di man­darlo a giocare. Le offerte per Okaka non mancano, bisognerà solo trovare quella giu­sta magari continuando (con un prolunga­mento contrattuale) ad avere il controllo del cartellino perché questo è classe 1989.