GASPORT - Cosa sarà nel caso in cui dovesse arrivare Luis Enrique è ancora presto per dirlo, così come non è detto che lo stile Barça si impossessi di Trigoria subito, già dai prossimi mesi. Insomma, per capire cosa ci sarà nel futuro del vivaio della Roma cè ancora da attendere. Di certo, però, sappiamo cosa cè e cosa cè stato fino ad oggi. E se la Roma è lunica squadra in Italia capace di portare al traguardo delle finali tutte e tre le squadre delle categorie nazionali (Primavera, Allievi e Giovanissimi), vuol dire che il lavoro fatto fin qui è stato di qualità. Alta, molto alta.
Dal prossimo anno, a meno di clamorosi colpi di scena, tutte le squadre del settore giovanile giallorosso giocheranno a Trigoria, che nellimmaginario e nei sogni dei nuovi dirigenti dovrebbe diventare una piccola La Masia, la casa della cantera blaugrana dove sono cresciuti Messi, Pedro, Xavi, Piqué, Iniesta e tanti altri ancora. Un passo avanti per far respirare a tutti la stessa aria (e forse farli anche giocare e crescere allo stesso modo). Per far questo però, bisognerà anche capire chi guiderà il vivaio, chi sarà il «maestro dei maestri» . Zeman ha detto no, proprio come Francesco Rocca, mentre Bruno Conti resta in attesa. Nel frattempo, però, ha la possibilità di rimpinguare la sua bacheca. E non è poco, questo è certo.




