
IL ROMANISTA (G. DELL'ARTRI) - Poco meno di un anno fa, era l11 luglio del 2010, Maarten Stekelenburg era uno dei migliori in campo della finale del campionato del mondo. Una grande notizia per lui, una piccola per lOlanda, come è sempre quando un portiere risulta il migliore in campo.
Se non fosse stato per lui, non ci sarebbe stato bisogno di aspettare i supplementari per decretare la vittoria della Spagna, viste le parate che compì prima del gol di Iniesta (5 minuti prima fece un miracolo su Fabregas). Oggi, quasi un anno dopo, Maarten Stekelenburg sta per cambiare squadra. E, se non sarà oggi, sarà domani o al massimo dopodomani. Questione di ore, si dice in questi casi. Mai come in questo caso, però, è esattamente così. La situazione è abbastanza limpida e si è sbloccata negli ultimi giorni non tanto per il caso Viviano (se la Roma effettivamente lo voleva, perché non è andata a trattare con lInter?), quanto perché lAjax è entrato nellordine di idee di cedere il giocatore. Ma lAjax, da sempre, è anche nellordine di idee che tutto ha un prezzo, purché il prezzo sia quello che dicono loro. La Roma ne ebbe un assaggio nellestate del 2003, quando fu costretta a pagare Christian Chivu in contanti, in ununica soluzione.
Anche allora cera Franco Baldini, che sul giocatore punta molto e che non si fa spaventare dalle cifre intorno alle quali si potrebbe chiudere loperazione: 9 milioni, forse anche 8 e mezzo. Dovrebbe essere più o meno questo il punto dincontro, a furia di venirsi faticosamente incontro, tra la domanda dellAjax e lofferta della Roma. Cifra da riternersi adeguata. Si sta parlando di un portiere di assoluto livello, non solo perché è stato il migliore in campo nella finale del Mondiale (quello poteva capitare, nella serata giusta, anche a un Fabrizio Lorieri qualsiasi), ma perché il giocatore è considerato quasi una garanzia. Anche, se non soprattutto, da Luis Enrique, che ne apprezza la capacità di saper giocare con i piedi e di muoversi lontano dai pali, aspetto fondamentale per il calcio che ha in mente lex tecnico del Barcellona B. Insomma, sul fatto che la prima scelta della Roma sia sempre stato lui, in effetti, sembrano esserci pochi dubbi. Ora si tratta solo di aspettare (poco) per vedere se davvero sarà lui il nuovo portiere della Roma. La squadra che «può essere la sua prima scelta» ha ribadito ieri lagente di Stekelenburg, Jensen, che da tempo spinge per portare il giocatore in giallorosso. «Ora dipende dalla società». E infatti la società si è mossa. E se Walter Sabatini dovesse andare ad Amsterdam per chiudere loperazione significherebbe che è sopraggiunto qualche intoppo. Altrimenti non è da escludere per niente che sarà lo stesso Stekelenburg a venire a Roma, in tutti i sensi. Quando? Questione di ore, si diceva. Sicuramente non si andrà oltre questa settimana