Ultimo appello Roma: «Guai a voi se non vi impegnate con la Samp»

17/05/2011 alle 10:23.

GASPORT (A. CATAPANO/M. CECCHINI) - A pensare male si farà pure peccato, ma a scanso di equivoci... «Non vi sentirete mica già in vacanza. Non vorrete mica rinunciare all’Europa League. Non sarete mica spaventati dall’idea di ricominciare la stagione il 28 luglio» . Già, cari ragazzi: non penserete certo di cavarvela così. «Vi resta una partita, avete l’obbligo di vincerla: per salvare la faccia, per qualificarvi all’Europa League» . È chiaro? Stracci Come al solito, è toccato a Gian Paolo Montali fare la parte del cattivo. Gli altri, non pervenuti. Il direttore operativo Il direttore operativo è stato chiaro: «Vietato sentirsi già in vacanza o considerare questa Coppa una rottura» ha aspettato una notte e ieri mattina li ha riuniti tutti in uno stanzone: giocatori, allenatore, dirigenti, collaboratori, fisioterapisti, massaggiatori, magazzinieri.

Tutti colpevoli. È stato il giorno della resa dei conti. Niente scuse, niente alibi, non ci sono più attenuanti. A Trigoria sono volati gli stracci e sono arrivati bene. Montali, costretto nel ruolo del grande accusatore: aveva garantito per loro, e come lo hanno ripagato i calciatori? «Guardatevi allo specchio, fatevi un esame di coscienza, chiedetevi se avete fatto tutto quello che potevate» . Nessuno ha fiatato. Nessuno si è azzardato. Colpevoli, chissà se pure mortificati. Roma-Sampdoria non cambierà il senso di questa stagione disgraziata, non ne modificherà l’esito— fallimento— ma si richiede ai calciatori un sussulto, un guizzo, la prova d’orgoglio che è clamorosamente mancata nelle ultime esibizioni, soprattutto a Catania. Dove — è il pensiero di Montali, ma pure della nuova proprietà, sconcertata dalla prova di domenica — si è «toccato il fondo» . E poi, manca ancora un punto per conquistare matematicamente l’accesso all’Europa League. «E guai a pensare che sia una rottura di scatole— l’ultimo messaggio di Montali — evitiamo altre brutte sorprese» . Bufera Quello che chiedono i tifosi, se non altro per dignità. Più che avere l’ambizione di partecipare all’Europa League, la à romanista, almeno la maggioranza, si aspetta dalla nuova proprietà scelte drastiche, gesti eclatanti, rottura col passato, «piazza pulita» . «Americani fate presto» , è diventata una preghiera diffusa. Non è difficile immaginare in quale clima si giocherà Roma-Sampdoria: fischi, cori, insulti. In una parola, contestazione. L'ennesima di una stagione nata male e finita peggio.