
GASPORT (A. CATAPANO/M. CECCHINI) - A pensare male si farà pure peccato, ma a scanso di equivoci... «Non vi sentirete mica già in vacanza. Non vorrete mica rinunciare allEuropa League. Non sarete mica spaventati dallidea di ricominciare la stagione il 28 luglio» . Già, cari ragazzi: non penserete certo di cavarvela così. «Vi resta una partita, avete lobbligo di vincerla: per salvare la faccia, per qualificarvi allEuropa League» . È chiaro? Stracci Come al solito, è toccato a Gian Paolo Montali fare la parte del cattivo. Gli altri, non pervenuti. Il direttore operativo Il direttore operativo è stato chiaro: «Vietato sentirsi già in vacanza o considerare questa Coppa una rottura» ha aspettato una notte e ieri mattina li ha riuniti tutti in uno stanzone: giocatori, allenatore, dirigenti, collaboratori, fisioterapisti, massaggiatori, magazzinieri.
Tutti colpevoli. È stato il giorno della resa dei conti. Niente scuse, niente alibi, non ci sono più attenuanti. A Trigoria sono volati gli stracci e sono arrivati bene. Montali, costretto nel ruolo del grande accusatore: aveva garantito per loro, e come lo hanno ripagato i calciatori? «Guardatevi allo specchio, fatevi un esame di coscienza, chiedetevi se avete fatto tutto quello che potevate» . Nessuno ha fiatato. Nessuno si è azzardato. Colpevoli, chissà se pure mortificati. Roma-Sampdoria non cambierà il senso di questa stagione disgraziata, non ne modificherà lesito fallimento ma si richiede ai calciatori un sussulto, un guizzo, la prova dorgoglio che è clamorosamente mancata nelle ultime esibizioni, soprattutto a Catania. Dove è il pensiero di Montali, ma pure della nuova proprietà, sconcertata dalla prova di domenica si è «toccato il fondo» . E poi, manca ancora un punto per conquistare matematicamente laccesso allEuropa League. «E guai a pensare che sia una rottura di scatole lultimo messaggio di Montali evitiamo altre brutte sorprese» . Bufera Quello che chiedono i tifosi, se non altro per dignità. Più che avere lambizione di partecipare allEuropa League, la città romanista, almeno la maggioranza, si aspetta dalla nuova proprietà scelte drastiche, gesti eclatanti, rottura col passato, «piazza pulita» . «Americani fate presto» , è diventata una preghiera diffusa. Non è difficile immaginare in quale clima si giocherà Roma-Sampdoria: fischi, cori, insulti. In una parola, contestazione. L'ennesima di una stagione nata male e finita peggio.