IL ROMANISTA (E. MASETTI) - Il suo aereo è atterrato a Buenos Aires quando in Italia era lora di pranzo. Al sole estivo di Roma si è sostituito larrivo dellinverno argentino, ma Walter Sabatini, che in Sudamerica è di casa, era partito già preparato. Daltronde il suo obiettivo non
In questi giorni - tornerà verso la fine della prossima settimana, poi si insedierà a Trigoria - visionerà giocatori, parlerà con società ed agenti e incontrerà anche vecchi amici e persone che ben conosce. Tra questi, dovrebbe esserci Marcelo Bielsa, ex allenatore di Argentina e Cile che, secondo quanto riferiva ieri Sky, potrebbe essere il nome nuovo (e decisamente a sorpresa) per la panchina giallorossa. I due, con ogni probabilità, si incontreranno ma ad oggi sembra difficile che Bielsa, lontano da oltre dieci anni dallEuropa (ultimo incarico nel 1998 con lEspanyol), possa tornare ad allenare nel vecchio continente.
Di questo è convinto anche il quotidiano argentino Olé che ieri, nel riportare la notizia dellincontro Bielsa-Sabatini, dava poche possibilità di riuscita alla trattativa. Meglio quindi, a meno di clamorosi sviluppi - se ne saprà di più nelle prossime ore - concentrarsi su i nomi che sono in cima alla lista dei pensieri dello stesso Sabatini e di Baldini.
Il primo, e non è un mistero, è quello di Andrè Villas Boas, guida del Porto fresco vincitore di Europa League. Per domani Baldini attende la risposta definitiva: in queste ore, stando a quanto riferiscono persone vicine allallenatore portoghese, il futuro direttore generale starebbe facendo un tentativo in extremis per convincerlo, ma se domani dovesse arrivare lennesimo «no grazie» il suo nome verrà depennato dalla lista una volta per tutte. In piena corsa ci sono ancora Delio Rossi e Deschamps. Entrambi hanno preso qualche giorno di tempo per riflettere e nei prossimi giorni potrebbero anche incontrarsi con Sabatini.
Lallenatore del Palermo ieri non ha voluto parlare del suo futuro, mentre Giancarlo Corradini, ex secondo di Deschamps alla Juventus, ha commentato linteresse della Roma per il tecnico francese: «Spero che Didier scelga i giallorossi. E un tecnico bravissimo e so per certo che lItalia gli manca. Daltronde ha già ammesso di essersi pentito anche di aver lasciato la Juve quattro anni fa. Con tutto il rispetto per il Marsiglia e la Ligue One, credo che la Roma sia unottima possibilità per lui».
LAMELA In attesa di sciogliere il nodo legato alla guida tecnica, la Roma comunque non si ferma. Il motivo principe del viaggio di Sabatini in Argentina si chiama Erik Lamela, fantasista del River Plate, talento mancino che, complice il talento, letà (19 anni) e il passaporto spagnolo, piace tantissimo al neo direttore sportivo, che stasera lo vedrà allopera contro il San Lorenzo. Il River, qualche mese fa, laveva valutato 20 milioni ma lintenzione della Roma è quella di spendere qualcosa in meno. Ecco perché i buoni uffici che Sabatini ha in Sudamerica conteranno tantissimo. Non solo Lamela, però: in questo ricco week end, lagenda del nuovo dirigente romanista, è fittissima di appuntamenti, soprattutto partite. Ieri erano in programma Tigre- Lanus, con impegnato lattaccante Stracqualursi e Independiente- Colon, col difensore centrale Leonel Galeano schierato tra i padroni di casa. Oggi invece, alle 23 ora italiana, cè, come detto, River-San Lorenzo, con impegnato Lamela. In Argentina dicono che al termine della partita Sabatini parlerà direttamente col ragazzo, ma conferme, in questo senso, non ce ne sono. Almeno per ora.