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Serie A, le 5 big pensano alla scissione

12/05/2011 alle 13:02.

LA STAMPA (L. BANDINELLI / G. BUCCHERI) - Il calcio italiano sembra essere entrato in una fase di turbolenze come mai in passato. Bacini d'utenza, delibere, pronunciamenti delle corti sportive: il duello sulla divisione dei 200 milioni di euro in base al peso dei tifosi dei

Il voto di Beretta per il sì all'attuazione della deli bere «sospesa» potrebbe spingere la palla avvelenata in tribunale. Il presidente dimissionario della Lega prima di esprimersi aveva avuto un colloquio con lo stesso presidente dell'Alta Corte di Giustizia del Coni, Riccardo Chieppa. Una telefonata nella serata di martedì durante la quale Chieppa avrebbe manifestato a Beretta dubbi sulla reale efficacia di un'eventuale via libera ad una delibera oggetto di possibili ricorsi e quindi di un annullamento oltre ai rischi per potenziali conseguenze a livello patrimoniale. «Il mio - così Beretta - era un atto dovuto, ho votato assecondando la decisione della maggioranza qualificata dell'Assemblea. Galliani dice che ormai lavoro a tempo pieno per Unicredit? Io ho chiesto di essere avvicendato da oltre due mesi».

Già, Galliani. L'intensità delle sue parole e inaudita. «Beretta si assumerà tutte le responsabilità perché ha premiato un sistema surrettizio per fregare soldi alle grandi: con 15 contro 5 si pub fare un presidente, i consiglieri di Lega e anche un esproprio proletario». Le medio-piccole pensano all'ultima spallata, ovvero arrivare all'elezione di un loro candidato per il dopo Beretta. Agnelli gioca ancora all'attacco: «Per fortuna c'è il Coni a tutelare lo sport. La Federcalcio ha avuto un atteggiamento insufficiente verso le esigenze del calcio. Si sono limitati a limitare l'accesso ad un solo extracomunitario e non stanno promuovendo la legge sugli stadi...». Galliani: «Un esproprio proletario, il presidente se ne assumerà tutte le responsabilità».