Sampdoria, i tifosi: "Giocate in maglia bianca!"

19/05/2011 alle 11:53.

IL ROMANISTA (R. FIDENZI) - Non c’è pace per la Sampdoria. L’inaspettata retrocessione, maturata poco a poco nel corso del girone di ritorno, è giunta ufficialmente domenica scorsa, in casa contro il Palermo: i blucerchiati, costretti a vincere, hanno alzato bandiera bianca, uscendo sconfitti e inermi davanti al proprio pubblico. E se le lacrime di capitan Palombo, con lo stadio ad applaudirlo, hanno fatto il giro d’Italia, va detto anche che il clima che sta accompagnando la Samp in B non è sempre disteso, anzi. Proprio ieri, a Bogliasco, è arrivato il momento della resa dei conti e l’aria si è fatta davvero pesante. All’arrivo di Cavasin al centro sportivo Gloriano Mugnaini, alcune decine di tifosi hanno contestato pesantemente il tecnico, non risparmiando nemmeno il resto della squadra. Gli insulti dei sostenitori liguri si sono concentrati soprattutto su Curci, Maccarone e Macheda. Risparmiati dalle critiche, invece, Ziegler, Dessena, Palombo e Pozzi (quest’ultimo autore del gol contro il Genoa che tenne a galla fino alla fine del derby la Sampdoria).

E se le lacrime di capitan Palombo, con lo stadio ad applaudirlo, hanno fatto il giro d’Italia, va detto anche che il clima che sta accompagnando la Samp in B non è sempre disteso, anzi. Proprio ieri, a Bogliasco, è arrivato il momento della resa dei conti e l’aria si è fatta davvero pesante. All’arrivo di Cavasin al centro sportivo Gloriano Mugnaini, alcune decine di tifosi hanno contestato pesantemente il tecnico, non risparmiando nemmeno il resto della squadra. Gli insulti dei sostenitori liguri si sono concentrati soprattutto su Curci, Maccarone e Macheda. Risparmiati dalle critiche, invece, Ziegler, Dessena, Palombo e Pozzi (quest’ultimo autore del gol contro il che tenne a galla fino alla fine del derby la Sampdoria). I tifosi, tenuti a bada da forze dell’ordine e agenti della Digos, dopo aver rivolto parole irripetibili alla squadra, hanno anche imbrattato un muro con la scritta «Serie A subito!» e hanno atteso fino al termine della seduta.

«Venite qui, conigli», è stato l’invito non proprio gentile. All’uscita dello staff dall’impianto, controllati a vista da polizia e carabinieri, i contestatori hanno ottenuto un colloquio con i due calciatori meno invisi alla tifoseria: Palombo e Pozzi. La pretesa è stata chiara quanto dura: «A Roma giocate in maglia bianca, perché sarebbe un disonore vedervi con indosso i nostri colori». Un messaggio che non lascia molto spazio all’immaginazione su quale sia lo stato d’animo della Genova sponda Samp. A Palombo e Pozzi, però, è stato riconosciuto il merito di aver fatto tutto il possibile per evitare la retrocessione in cadetteria. Il capitano, addirittura, è stato supplicato di rimanere a Genova, per dare il suo contributo a riportare presto la Samp in alto. Cavasin e Maccarone, invece, non hanno avuto pace nemmeno al momento dell’abbandono del centro sportivo: la Digos li ha dovuti scortare fino alle rispettive automobili. È con questo clima, dunque, che la squadra genovese si avvia a preparare la trasferta di domenica sera all’Olimpico di Roma.