REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Non certo il giorno della verità. Ma da oggi, la posizione di Walter Sabatini all'interno della nuova Roma, è più solida. Per completare il quadro, però, occorreranno un paio di giorni, stamattina però, si sono mossi i primi passi per fare in modo che la vecchia società lasci il posto a quella nuova, per con
RUOLI - In mattinata via Pinciana, teatro della trattativa romana con il businessman statunitense, ha ospitato una riunione tra i legali del gruppo statunitense e quelli di Unicredit, a cui era presente anche il futuro direttore sportivo, accompagnato anche dal proprio commercialista. All'ordine del giorno, la necessità di offrire una maggiore operatività al dirigente che, nel weekend, ha manifestato apertamente la necessità di potersi muovere liberamente dentro e fuori Trigoria, incontrando giocatori, chiudendo accordi con i nuovi acquisti. E da cui il futuro direttore sportivo, dopo la "sfida" delle ultime ore, è uscito nettamente rafforzato. Soprattutto nei confronti di chi della Roma attuale fa parte, da Pradè - cui Baldini ha offerto un ruolo differente da quello di direttore sportivo nella Roma del futuro, se ne riparlerà all'inizio della prossima settimana quando il general manager della nazionale inglese potrebbe mettere piede a Roma - e Montali, figura di raccordo importante per la banca. Anche per questo, domani l'avvocato Cappelli sarà a Milano, dove incontrerà Paolo Fiorentino per cercare di risolvere definitivamente il problema.
SABATINI: "I TIFOSI DEVONO AVERE FIDUCIA" - Pochi minuti dopo le 11, al termine di un paio d'ore di riunione (su cui poi è stato aggiornato anche DiBenedetto), Sabatini ha lasciato lo studio dei legali della banca insieme all'avvocato Baldissoni, per dirigersi verso il proprio studio. "È questione di giorni - ha detto qualche ora più tardi - i tifosi devono avere fiducia e forza, perché porteremo avanti le procedure per fare quelle cose giuste per tutti". A quali si riferisce, Sabatini lo chiarisce immediatamente, pur senza entrare nel dettaglio: "Per poter lavorare vanno snellite le procedure. Problemi non ce ne sono, ho solo fatto questa richiesta per poter lavorare più velocemente. Ho chiesto quello che chiedono tutti nelle mie condizioni, solo che io sono abituato a dire le cose come stanno, sono diretto", dice riferendosi allo sfogo con cui aveva annunciato la possibilità di farsi da parte se non avesse ricevuto piena operatività immediata. Nessuna incomprensione con la parte americana dell'operazione, però, con cui i rapporti sono rimasti sempre di unità d'intenti: "Siamo tutte persone che vogliono lavorare - conferma il futuro ds - e animate da buoni propositi, i nostri pensieri coincidono". I problemi, semmai, sono altrove.
VIAGGI - Dopo il vertice di Milano in cui Cappelli aggiornerà Fiorentino sulle ultime mosse, la situazione assumerà contorni molto più trasparenti. Non è una novità che, entro un paio di giorni, il cda della Roma dovrà riunirsi per cooptare al proprio interno un nuovo membro di parte americana, per poi nominare un membro interno di fiducia della banca, l'avvocato Cappelli, con potere di firma. Quello che dovrà avallare le nuove operazioni di mercato, oltre al nuovo allenatore. A giorni, tra domani e mercoledì, dovrebbe essere proprio Sabatini, forte di una posizione ancora più solida, ad andare a incontrare i candidati Deschamps e Luis Enrique. Tappa chiave quella a Barcellona per vedere lo spagnolo, candidato principe - e già bloccato - per la panchina romanista. Che, ieri, al termine dell'ultima gara in casa del suo Barcellona B (l'ultima è in programma domenica prossima) ha confermato in conferenza stampa l'ipotesi: "La Roma mi affascina, è una possibilità, ci sono stati contatti con i dirigenti la scorsa settimana. Possibilità? Diciamo il 50 per cento". A dar retta ai pensieri che circolano, anche qualcuna di più.
GHIZZONI: "ALLENATORE? DECISIONE A BREVE" - Sulla questione è intervenuto anche l'amministratore di Unicredit, Ghizzoni: "Da un punto di vista sportivo - ha detto a Gr Parlamento - credo che i tifosi non debbano preoccuparsi di questi aspetti burocratici. L'intenzione è quella di creare una squadra competitiva per la prossima stagione". Soluzione in vista, invece, per l'allenatore: "Credo ci siano discussioni in corso, dovrebbe essere una decisione a breve, lascio alla società annunciarla". In ogni caso, la trattativa per il passaggio di mano è ormai in fase conclusiva, nonostante il closing sembra poter slittare di qualche ora, intorno ai primi di luglio: "Si aspettava l'Antitrust, adesso la strada è in discesa, dovrebbe essere ormai questione di giorni o pochissime settimane, ma non è importante. C'è la voglia della nuova proprietà e sicuramente di Unicredit, che rimane azionista di minoranza, si fare in modo che al di là degli adempimenti amministrativi si riesca a preparare la prossima stagione per il meglio. Gli americani sono veramente convinti di questa operazione e daranno il meglio per portare la Roma ad essere competitiva, come lo è stata fino ad oggi". Una promessa.