GASPORT (A. CATAPANO/M. CECCHINI) - Quando si è in equilibrio sul filo, cè un errore da dover evitare a tutti i costi: la sottovalutazione del momento. Proprio in questa chiave, la Roma crepuscolare di questi giorni sta scoprendo preoccupanti consonanze su quanto sta accadendo in campo e nelle sale dirigenziali, dove il motore propulsivo del futuro è sempre e solo lo stesso: il denaro. Non è un caso che due nodi siano improvvisamente venuti alla ribalta: la scarsa voglia di Menez e la scarsa concertazione tra presente e futuro societario sul tema dei diritti tv (e, in parte minore, dello stadio Olimpico). Risultato? Allarme scattato su entrambi i fronti. Un lettera di richiamo alla cooperazione è partita dalla nuova proprietà Usa guidata da DiBenedetto alla volta di Roma 2000.
VERSO lInter In ogni caso, ieri Montella ha ribadito i suoi appunti al francese, che non ha replicato. Grande gelo, insomma, con una postilla importante: lallenatore non può permettersi una rottura, visto che tra due giorni va in scena il ritorno della semifinale di Coppa Italia con lInter e lattacco, orfano di Totti (squalificato), oltre che di Borriello e Vucinic per tentare la rimonta avrebbe bisogno anche di Menez. Perciò la «punizione» , per ora, resta lesclusione col Milan.
VERSO il futuro Escluso, almeno spiazzato dalla rinegoziazione con il Coni del contratto di affitto dello stadio Olimpico e, soprattutto, da quella in Lega sui diritti tv, ancora in fieri, che sta gestendo Rosella Sensi, di concerto con UniCredit: Thomas DiBenedetto, che sulla questione aveva già avuto un chiarimento con Paolo Fiorentino, ieri ha inviato una lettera al Cda di Roma 2000. Non una diffida, ma «una normale comunicazione tra le parti si legge nella missiva del prossimo presidente della Roma per gestire al meglio questa fase di transizione. Un invito alla massima cooperazione nelle scelte, come peraltro previsto dal contratto» . Anche perché ballano milioni di euro.




