Prove di intesa in Lega Calcio. Sui diritti tv si decide venerdì

17/05/2011 alle 13:38.

MF - Un'assemblea interlocutoria per rimandare a venerdì lo sblocco della difficile partita relativa ai diritti televisivi. Un nulla di fatto, quello di ieri, che significa però molto dal punto di vista del clima. Dopo il muro contro muro della passata settimana, nella quale Inter, Milan, Juve. Napoli e Roma avevano incassato una secca batosta dal Consiglio di Lega con l'approvazione della delibera per affidare a tre società di ricerca le rilevazioni demoscopiche sui bacini di utenza delle squadre, i toni si sono un po' rasserenati. Come noto, l'oggetto del contendere sono circa 200 milioni di diritti televisivi e la definizione dei criteri secondo i quali ridistribuirli trai club del massimo campionato italiano. «Il clima migliorato è stato una premessa per trovare un accordo», ha detto il presidente di Lega. Maurizio Beretta Proprio Beretta è finito nell'occhio del ciclone mercoledì scorso, quando aveva preso posizione con i piccoli club e si era attirato le ire di Adriano Galliani e di Andrea Agnelli, che aveva minacciato di ritirare la Juventus dal campionato. Secondo il presidente del Palermo Maurizio Zamparini la spaccatura «potrebbe essere superata attraverso la nomina di una apposita commissione».

E una proposta avanzata dallo stesso Agnelli dopo una mattina travagliata nella quale le grandi avrebbero addirittura minacciato di non intavolare alcuna trattativa di calciomercato con le piccole squadre. Ipotesi che avrebbe minato i conti di molti club, che fanno delle plusvalenze da cessioni di calciatori la prima voce di introiti. L'idea della commissione. su ammissione del presidente Beretta, è ancora però priva di contenuti condivisi, a partire dal numero di membri. Venerdì prossimo l'assemblea si aggiornerà, mentre il 23 maggio l'Alta Corte si esprimerà nuovamente sul ricorso presentato dalle big 5 contro la delibera dell'assemblea.