IL ROMANISTA (B. DEVECCHI) - E andata più o meno come ci si aspettava. Confermate le tre giornate di squalifica a Daniele De Rossi, con il quale quindi lappuntamento è per la prossima stagione, mentre Simone Perrotta
I due giocatori si sono presentati ieri in Via Allegri per essere ascoltati dalla commissione disciplinare della Figc, accompagnati da Gian Paolo Montali e dallavvocato Antonio Conte. «Si tratta di due giocatori fondamentali per noi. Per questo siamo qui, dobbiamo farci sentire e peroriamo la nostra causa» ha detto il direttore operativo della società. «Abbiamo spiegato tutte le difese a tutela dei giocatori - ha detto invece lavvocato Conte dopo la fine delludienza - I ragazzi sono stati eccellenti, si sono difesi bene. Il ricorso è per entrambi». Il tutto è durato poco più di unora. Poi, qualche minuto dopo le 18, è arrivata la sentenza che ha confermato la sensazione iniziale: riduzione di un turno solo per Perrotta.
Le due situazioni, in effetti, erano diverse tra di loro. Bisogna tornare indietro al primo maggio scorso, giorno di Bari-Roma, partita terminata con la rocambolesca vittoria romanista propiziata dal gol di pancia segnato da Rosi allultimo secondo. De Rossi aveva colpito con una gomitata gratuita Bentivoglio, che lo aveva superato in corsa, e quindi era lecito attendersi una sanzione così pesante. Perrotta, invece, aveva sì dato un pugno sulla schiena a Masiello (gesto meritevole di espulsione), ma probabilmente aveva pagato anche laccentuarsi della caduta da parte del giocatore del Bari. Le immagini televisive, infatti, hanno dimostrato chiaramente che il pugno di Perrotta non era poi così violento. Gesto da punire, quindi, ma non certo anchesso con tre giornate. E così è arrivata la riduzione, che consentirà a Perrotta di chiudere giocando contro la Sampdoria la sua settima stagione in giallorosso. Le stagioni di De Rossi invece sono molto difficili da conteggiare, dato che uno come lui è della Roma da sempre. Ed anche per questo la sua avventura in maglia giallorossa è destinata a continuare. Ci vediamo nel 2011-2012, Daniele.




