IL ROMANISTA (D. GALLI) - Come anticipato ieri da Il Romanista, cè tensione tra Roma e Boston. Lo dimostra una lettera spedita a Roma 2000 da Thomas Richard DiBenedetto, a nome della cordata americana. Non è stata una diffida, sono state chieste delle spiegazioni. La cordata presieduta da mister Tom vuole sapere perché sia la questione dei diritti tv, sia quella del rinnovo dellaffitto dellOlimpico, siano state affrontate senza consultarli. E poi, implicitamente, DiBenedetto ha voluto mandare un messaggio alle istituzioni, specie quelle sportive come la Lega di Serie A. Il senso? Sappiate che la linea portata avanti dallattuale proprietà non è stata condivisa con noi. Gli americani stanno per prendere la Roma. Oggi saranno presentati i documenti richiesti dallAntitrust. LAutorità che vigila sulla concorrenza darà il proprio nulla osta alloperazione.
Il senso? Sappiate che la linea portata avanti dallattuale proprietà non è stata condivisa con noi. Gli americani stanno per prendere la Roma. Oggi saranno presentati i documenti richiesti dallAntitrust. LAutorità che vigila sulla concorrenza darà il proprio nulla osta alloperazione. A quel punto, e dovrebbe essere ai primi di giugno, lassemblea degli azionisti della Roma potrà eleggere il nuovo Cda, che sarà guidato da DiBenedetto. Quindi, ok, gli americani non sono ancora fisicamente a Trigoria. Ma di fatto la Roma è loro. Ecco perché si attendono, anzi si attendevano, di venire interpellati prima che lattuale gestione prendesse delle decisioni vitali per il futuro del club. Sui diritti tv, la Roma è schierata in questo momento con Milan, Inter, Juve e Napoli. La Sensi sta lottando affinché la società ci rimetta il meno possibile dalla vendita centralizzata. Gli americani hanno una visione differente. Pensano che la flessione generalizzata dei ricavi delle big possa avvantaggiare il club giallorosso, perché le milanesi e la Juve perderebbero molto di più della Roma. Qui, però, il punto è un altro: DiBenedetto & Co. avrebbero desiderato di essere ascoltati e si domandano, ora, perché non sia accaduto. Idem per la faccenda stadio. Cè chi sostiene che sia stato già firmato il nuovo contratto daffitto con il Coni. Almeno, così risulta agli americani. Che però vorrebbero rinegoziarlo a condizioni diverse. Oltre a versare poco più di un milione di euro, la Roma consegna infatti al Coni anche duemila biglietti omaggio a partita. La metà sono di tribuna autorità, il resto è sparso tra Monte Mario, Tevere e Distinti. Circa duecento tagliandi sono di tribuna donore.
Prendete Roma- Milan, quanto ci ha rimesso la nostra società regalando quei duecento biglietti? Costavano 225 euro luno. Il conto si fa presto: 45 mila euro. In totale, considerati pure gli altri settori, gli omaggi Coni potrebbero essere costati sabato alla Roma intorno ai centomila euro. DiBenedetto vorrebbe ridiscutere i termini dellaccordo. La lettera spedita a Roma 2000 parla chiaro. Gli americani non vogliono che vengano prese altre decisioni a carattere strategico. Ma ce ne sono altre, oltre ai diritti tv e allo stadio? Come no. Prossimamente, andrà sciolto un nodo importante. Quello del rinnovo milionario di Daniele De Rossi.