«Luis Enrique à la scelta giusta per i giallorossi»

31/05/2011 alle 10:47.

IL MESSAGGERO (U.TRANI)- «Se la Roma prenderà Luis Enrique, sarà chiara la voglia di cambiare». Cesare Prandelli, nell’Aula Magna di Coverciano dove studiano e si aggiornano i nostri allenatori, non si infastidisce per la scelta del club giallorosso. Nè difende forzatamente la bontà e la professionalità della scuola italiana. Il cittì della Nazionale non la mette su questo piano. Conosce Franco Baldini, l’amico che nel 2004 lo portò proprio a Trigoria. E soprattutto sa come lavora l’asturiano del Barcellona B.



Porta spalancata, dunque, a Luis Enrique. «Tra l’altro è stato valutato da dirigenti capaci che avranno trovato in lui qualità importanti». Prandelli, a quanto pare, è ben informato sul sistema di gioco del B. «Possesso palla e triangolazioni, senza attaccanti di riferimento. Scordatevi i cross, cioè che con lui si alzi il pallone». Si schiera con gli emergenti, italiani o stranieri che siano: «Giusto alla prendere ». Ma il ì torna sempre lì. «Al settore giovanile: solo chi ci ha lavorato sa quanto è difficile: nel c’è una filosofia di gioco che da noi non c’è».

Ha abbassato l’età media della Nazionale, l’ideale è un gruppo di venticinquenni, come sarà la nuova Roma. «Anch’io con l’intercambiabilità dei centrocampisti cerco di ispirarmi al . Dobbiamo creare gioco. Fondamentale è valorizzare le caratteristiche dei singoli». Venerdì a Modena contro l’Estonia. «La gara più dura della stagione: a giugno facciamo sempre fatica. Ma noi vogliamo finire benissimo. E’ decisiva. Poi, a settembre, azzero tutto». Cioè: «Solo chi gioca con continuità avrà spazio. Restare fuori fa perdere l’autostima».



Il messaggio è per Cassano. «Antonio dovrà sgomitare nel Milan per trovare spazio e quindi la Nazionale: a me non interessa se cambia club». Al barese sì. E’ uno degli azzurri che può cambiare maglia: c’è la . Anche Rossi ha la valigia pronta. «Se passa al fa piacere anche a me e all’Italia». Pirlo è qui da juventino. Altri si guardano attorno: Viviano, Balzaretti, Gilardino e i centrocampisti Palombo, Montolivo, Aquilani e Marchisio, gli ultimi due prima e seconda scelta del Milan. Manca ancora . Colpa stavolta della gomitata a Bentivoglio: «Non è una scelta tecnica. Mi dispiace molto dirlo, ma è così. Non l’ho sentito, le porte per Daniele sono aperte. Deve ritrovare la serenità perduta. C’è un codice etico: chi usa i gomiti e sputa a me non sta bene».



Oggi alle ore 17 test con l’Under 18 di Evani. Prandelli non sa se riprovare insieme Balotelli, svogliato in allenamento e «non contento di sè», e Cassano. Tiago Motta a casa: lesione di primo/secondo grado al retto femorale della coscia destra. Presentato il main sponsor Fiat che punta al «rafforzamento dell’identità nazionale: accordo quadriennale (12 milioni, sino a 18, con premi in caso di vittorie e piazzamenti ai prossimi europei e mondiali). Dalla Rai, invece, 124 milioni.