REPUBBLICA.IT (M. PINCI) - Alla voce dei tifosi, adesso, si aggiunge anche quella di un dirigente. Gian Paolo Montali, unico dirigente in equilibrio tra passato, presente e futuro della Roma di oggi, lancia un avviso a chi sulla stiva metterà piede a breve. Chiedendo, a DiBenedetto e soci, chiarezza e rispetto per i tifosi.
CHIAREZZA - "Quando arriverà la nuova proprietà dovrà essere molto chiara con i nostri tifosi, perché il nostro pubblico capisce tutto e merita rispetto". Messaggio esplicito quello del direttore operativo della Roma che, dal portone della corte di giustizia federale (dove si trovava per discutere il ricorso contro le squalifiche di Perrotta e De Rossi), investe con le sue parole il futuro a breve termine del club. A cui le parole distensive che fanno seguito non tolgono il senso originale: "Adesso è un momento molto delicato, di transizione, in cui bisogna aspettare dei passaggi tecnici, per questo va rispettato anche il silenzio delle persone". Rispetto per il silenzio di queste ore, ma chiarezza per il futuro. Evidentemente, il non avere ancora un nome certo per la panchina della prossima stagione (restano stabili le quotazioni di Montella) e il non conoscere nei dettagli il progetto tecnico di chi sta lavorando da tempo - e in questo senso non sono certo un mistero i nomi di Baldini come futuro direttore generale e Sabatini come diesse - agitano gli umori all'interno delle mura di Trigoria. Già Perrotta, subito dopo la gara di Milano, aveva puntato l'indice contro quei dubbi che hanno minato, per lui, le stabilità presenti e future della squadra: "Da tre mesi viviamo tutti nell'incertezza, non si sa chi resta e chi arriverà, dal tecnico ai giocatori e dirigenti". Il segnale di un malessere che a Trigoria germoglia a tutti i livelli contagiando anche la squadra, evidentemente pronta a trasformarlo nel più comodo degli alibi in caso di mancata qualificazione alla Champions League.
PERROTTA, RIDOTTA LA SQUALIFICA - La Corte di Giustizia federale ha ridotto da 3 a 2 giornate la squalifica del giocatore della Roma Simone Perrotta. Respinto invece il ricorso del compagno di squadra Daniele De Rossi, per il quale restano 3 i turni di stop.
EMERGENZA - Un obiettivo, il quarto posto, importante anche per avere un quadro più definito sulle disponibilità future. Centottanta minuti per recuperare i due punti di svantaggio dall'Udinese, forbice ampia ma non insormontabile, nonostante il calendario dei friulani sembri più sorridente. Si parte da Catania domenica: se Juan è perfettamente a disposizione (nessun problema al ginocchio oggi ma solo qualche allungo con il preparatore per preservarne l'elasticità muscolare), sembra ormai out Pizarro. Un forfeit che costringe, insieme alle assenze per squalifica di Perrotta e De Rossi e a quella dell'infortunato Brighi, a un centrocampo di emergenza: quattro mediani in linea con l'inedita coppia Greco-Simplicio in mezzo al campo e Taddei con uno tra Rosi e Vucinic sulle corsie laterali. Dipenderà dall'atteggiamneto che vorrà dare Montella, costretto a ricorrere a un centrocampo d'emergenza per l'incontro che vale una stagione. Lo sa anche Montali: "Per noi è la partita della stagione, dobbiamo andare a Catania con la mentalità vincente da quando saliremo sull'aereo. Abbiamo un solo risultato. Ora basta scuse, dobbiamo solo vincere, anche per i tifosi. La motivazione c'è eccome, dobbiamo fare due vittorie e sperare che le altre squadre facciano il loro dovere". Di fatto, un avviso ai naviganti: meglio essere chiari.