CORSERA (L. VALDISERRI)- Stangata doppia e doppio ricorso della Roma. Il giudice sportivo non ha fatto sconti: tre giornate di squalifica per Daniele De Rossi e tre anche per Simone Perrotta. Campionato finito, al momento, per tutti e due i centrocampisti. Quella che doveva essere una vittoria scontata, contro il Bari già retrocesso, si è trasformata così in una mazzata per la volata in zona Champions. La squalifica di De Rossi era attesa da tutti: la gomitata al volto di Bentivoglio era stata chiara e non aver causato danni gravi allavversario è stato più frutto di casualità che di volontà.
Nella Roma si sperava, invece, in una sentenza meno dura per Perrotta, ma il caso Ibrahimovic (tre giornate di squalifica per un pugno a Marco Rossi) era troppo recente per non fare da precedente. È vero: Masiello è caduto dopo un paio di secondi, ma il colpo di Perrotta è stato sferrato proprio sotto gli occhi del guardalinee e dallesterno non si può giudicare la reazione al dolore di una persona. Nel referto dellarbitro non ci poteva essere altro. Discorso diverso, semmai, per il ricorso: la Roma punterà anche sulle dichiarazioni del giocatore del Bari, fatte dopo la fine dellincontro, che scagionano in parte Perrotta. Non è un caso che il suo ricorso sia stato fatto con procedura di urgenza e quello per De Rossi con procedura normale. Nel primo caso cè qualche speranza di avere uno sconto, nel secondo nessuna. Bruno Conti, responsabile dellarea tecnica, ha commentato così: «La squalifica di Perrotta mi pare esagerata. Non ci stanno tre giornate per una pacca. Su De Rossi ci potevamo anche aspettare uno stop più lungo, per il tipo di intervento di Daniele. Quello di Simone non è stato assolutamente un gesto violento. Le polemiche della Lazio? Non capisco perché ci tirano sempre in ballo, noi non lo abbiamo fatto con gli altri» . Ma la Roma è davvero una squadra di «Bad Boys» ? La statistica dei cartellini rossi dice di sì: con 9 espulsioni in 35 giornate è il club più cattivo del campionato. A Bari, poi, si è toccato il picco di due «rossi» nella stessa partita.Per rivedere una prodezza simile bisogna risalire al 5 ottobre 2009, Siena-Roma 1-0. I giallorossi rimasero in nove per le espulsioni di Mexes (21 S t.) e di Panucci (29 S t.). La lista dei cartellini rossi stagionali è questa: Bari Roma 2-3 (De Rossi e Perrotta); Inter-Roma 5-3 (N. Burdisso); Sampdoria-Roma 2-1 (Julio Sergio); Chievo-Roma 2-2 (De Rossi); Roma-Udinese 2-0 (N. Burdisso); Roma-Lecce 2-0 (Totti); Brescia-Roma 2-1 (Mexes); Cagliari-Roma 5-1 (N. Burdisso).
Tra tutte, solo quella di Mexes a Brescia è stata palesemente ingiusta. Larbitro era lo stesso Russo che ha fallito completamente anche nelle valutazioni in Bari-Roma. La squadra giallorossa, come fa notare il sito LaRoma24, è la prima anche nelle espulsioni provocate tra gli avversari: otto. Piccola consolazione. Il caso più preoccupante è naturalmente quello di De Rossi che, oltre alle due squalifiche in campionato, ha subito quella in Champions League arrivata non sul campo ma con la prova tv per il colpo a Srna (Shakhtar Donetsk-Roma). Segnale di una situazione emotiva instabile, come se la maglia giallorossa, quella che De Rossi ha sempre vestito, fosse diventata una pressione fortissima, quasi incontrollabile. Inutile dire che il futuro di De Rossi, che ha contratto in scadenza 2012, è incerto. Il Viminale, nel frattempo, ha ufficializzato quello che si sapeva già: la trasferta per la semifinale di Coppa Italia contro lInter, a San Siro l 11 maggio, è stata parzialmente riaperta. Trecento sostenitori romanisti senza tessera del tifoso potranno andare a Milano, accompagnati da d i e c steward forniti dalla Roma e con la sola limitazione dellacquisto di un solo biglietto per persona. È una bella vittoria di Gian Paolo Montali. Ora devono vincere anche i tifosi stessi, comportandosi bene