Doni, 270’ per l’addio migliore

07/05/2011 alle 12:26.

IL ROMANISTA (E. MASETTI) - Dal Milan al Milan. Passando per un cambio di allenatore, qualche polemica, qualche fischio e qualche timido applauso. Con l’incognita futuro ancora da decifrare. Dalla partita di andata contro i rossoneri a quella di stasera, sempre com

Apriti cielo, da quel momento la situazione per il brasiliano è diventata ancora più complicata. Ranieri, poi, ha continuato a preferirgli Julio Sergio e lui si è trovato di nuovo relegato in panchina. Con l’arrivo di Montella, come detto, tutto è cambiato. Doni è tornato titolare, incassando 13 gol in 10 partite di campionato. La colpa, chiaramente, non è tutta sulle sue spalle, anche se, partita di Lecce a parte, sono stati pochi gli interventi decisivi. Stasera sarebbe - è - l’occasione giusta per mettere a tacere tutte le voci, per riprendersi una volta per tutte l’Olimpico, per dimostrare di essere ancora un grande . Poi, quel che sarà, sarà. Difficilmente la nuova proprietà lo confermerà, lui si sta già guardando intorno, vorrebbe restare in Italia, altrimenti tentare un’esperienza in Premier.

Ieri il suo agente Ovidio Colucci ha escluso che il brasiliano possa finire al Galatasaray: «Non c’è niente di vero. Il ragazzo è concentrato sul finale di campionato e sull’aiutare la Roma ad andare in ». Con la Roma, comunque, è stata una storia importante. Meglio quindi lasciarsi nel migliore dei modi. Ci sono 270 minuti per farlo.