IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La riscossa delle 5 big è iniziata. Il presidente dellAlta Corte di Giustizia del Coni ha accolto il ricorso di Inter, Juventus, Milan, Roma e Napoli contro la delibera dellassemblea di Lega di serie A che, a proposito di ripartizione di diritti tv, aveva dato il via libera allindividuazione di nuovi bacini di utenza per le squadre affidandosi a tre istituti demoscopici. Una decisione che di fatto è una mera sospensione in attesa delle motivazioni della Corte di Giustizia Federale (che a sua volta aveva respinto una settimana fa il ricorso presentato dalle 5 big) che dovrebbe però bloccare il Consiglio di Lega di oggi, nel quale si sarebbe dovuto dare seguito alla delibera in questione.
Secondo lavvocato Gian Michele Gentile (Lazio) il provvedimento preso va discusso: «E certamente contraddittorio spiega Ricapitoliamo cosa è accaduto: il decreto delle 15 medio-piccole che volevano lindividuazione di nuovi bacini dutenza, affidandosi a tre istituti demoscopici, è stato impugnato dalle 5 grandi davanti alla Corte di Giustizia Federale che ha poi respinto nei giorni scorsi il ricorso. I motivi del rigetto non sono ancora usciti. Le 5 big allora hanno fatto unistanza al Presidente dellAlta Corte che ha sospeso gli effetti della decisione della Corte di Giustizia Federale. Ma la sospensione di un provvedimento che respinge il reclamo, vuol forse significare anche il respingimento del reclamo stesso? Certo che no. Sospendere un provvedimento negativo non vuol dire adottarne uno positivo. E come se io impugnassi un licenziamento. Il giudice respinge il mio ricorso; io allora faccio appello e chiedo la sospensione della sentenza di rigetto. Anche se la ottengo non sarò certo riassunto in servizio».




